Venerdì in musica al Conservatorio di Napoli

Ripartono i venerdì musicali al Conservatorio San Pietro a Majella, una serie di incontri che dal due marzo al diciannove aprile apriranno al pubblico  le sale del Conservatorio di Napoli. Il progetto ideato e sperimentato per la prima volta nel 2004 (su iniziativa  del Maestro Vincenzo De Gregorio), giunge quest’anno alla sua settima edizione e  propone una serie di performance musicali che coinvolgeranno gli studenti e i docenti del Conservatorio. Un’occasione impedibile per chi ama la musica classica e per chi semplicemente intende avvicinarsi a  questo mondo.
La serata inaugurale del due marzo non delude le aspettative: musiche di G. Rossini e F. Schubert eseguite dall’Orchestra del San Pietro a Majella di fronte ad una sala gremita di persone, che pur di non perdersi il concerto, assiste in piedi fino alla fine . Presentano l’iniziativa la M° Elsa Evangelista ,Direttrice del conservatorio,  e il commissario Achille Mottola. In prima fila il Sindaco De Magistris che riceve i ringraziamenti del commissario per aver “contribuito ad alleggerire la crisi finanziaria che questo conservatorio ha alle spalle”. Il riferimento è alla vicinanza che il Sindaco e la Giunta  dimostrano quotidianamente, offrendo  gli spazi del Comune per l’organizzazione di eventi che coinvolgono il  conservatorio .Durante gli incontri sarà inoltre possibile contribuire al restauro di alcuni antichi strumenti musicali presenti nella biblioteca aderendo all’iniziativa “adotta uno strumento”. Sul sito www.sanpietroamajella.it è scaricabile il programma completo dell’evento che  prevede anche una serie di incontri esterni . C’è grande attesa  per l’arrivo del Maestro Riccardo Muti, che l’undici  marzo tornerà nella sua città natale per ritirare la laurea honoris causa conferitagli dall’Università Orientale. Per l’occasione il Maestro terrà una Lectio Magistralis presso la Basilica di San Giovanni Maggiore e svolgerà la sua Prova d’Orchestra dirigendo l’Orchestra del San Pietro a Majella .Eventi come questi dimostrano che l’antichissima tradizione del Conservatorio di Napoli è ancora viva , e soprattutto  ,come messo in luce dalla Maestra Evangelista, rappresentano un’occasione per coloro che “ continuano a credere che la Bellezza della musica può aiutare a costruire un mondo più attento ai valori umani e universali”.

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