Zitiello: le priorità sono lavoro, ambiente e politiche sociali

“Discutere delle priorità del territorio: lavoro, ambiente, politiche sociali. E questo sia a San Marco Evangelista, sia a livello provinciale, sollecitando il Partito Democratico casertano a fare lo stesso”. È quanto hanno affermato gli esponenti del comitato Renzi che martedì scorso sono tornati a riunirsi sempre più numerosi a San Marco Evangelista. Presenti all’incontro il capogruppo del Pd Gabriele Zitiello e i due consiglieri Democratici Maria Di Blasio e Giuseppe De Filippo, ma anche il giovane Antonio Izzo, coordinatore del comitato Renzi alle primarie di novembre per il candidato premier, e poi l’ex amministratore e componente del direttivo del locale circolo Pd Aniello Di Maio, i giovani Michele Zitiello del direttivo Pd e Roberto Zitiello, la componente della segreteria cittadina del Pd Teresa Cavallo, l’imprenditore Agostino Pascariello e tanti altri. In agenda la necessità di tenere alta l’attenzione del Partito Democratico e della politica tutta alle esigenze del territorio sammarchese, mortificato da un’amministrazione a guida Udc e Pdl, e dell’intera conurbazione casertana. L’area Renzi sammarchese, già compatta alle ultime parlamentarie nel sostegno al leader provinciale Carlo Marino, lavorerà nelle prossime settimane alla organizzazione di un incontro pubblico sui temi della conurbazione casertana e del ruolo che per il suo sviluppo sarà chiamato a svolgere il Partito Democratico. “L’obiettivo, a San Marco come a Caserta, deve essere quello di tenere alta l’attenzione sulle priorità di questa provincia: lavoro, ambiente, diritti. Il Partito Democratico” – ha sottolineato nel corso della riunione l’ex sindaco e capogruppo Pd Gabriele Zitiello – “non può perdersi dietro i protagonismi e le spartizioni del nulla. Deve invece ripartire dalle sue migliori energie per dare risposte al territorio, risposte che a livello provinciale come a livello locale le amministrazioni guidate dal centrodestra non riescono a dare. Il livello di povertà e di disagio sociale è tale e tanto che ogni discussione ripiegata solo sulle dinamiche e gli equilibrismi interni ai partiti rischia non solo di apparire vergognosamente fuori luogo ma anche di allontanare sempre di più i cittadini dalla politica, alimentando quell’antipolitica demagoga che fa solo male alla democrazia”. “Noi giovani in particolare” – ha aggiunto Antonio Izzo – “vogliamo portare tutto il nostro entusiasmo e la nostra voglia di fare per dare al Partito Democratico quella spinta in più per abbandonare vecchie logiche di apparato e farsi portatore delle istanze soprattutto delle nuove generazioni”.

 

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