12 ore per la vita: 60 donne hanno pregato contro l’aborto
La manifestazione contro l'aborto, "12 ore per la vita", organizzata, sabato 4 maggio scorso, dal movimento No194, presso la clinica "Sant'Anna" in via Roma 124 a Caserta, è stata un successo. Almeno 60 donne, dalle 9 di mattina alle 19 di sera, hanno testimoniato con la preghiera e la propria presenza il loro dissenso contro l'aborto: nonne, mamme, nipotine. Ancora una volta quindi sono state soprattutto le donne a far sentire forte la loro voce davanti alla clinica Sant'Anna. Una clinica tristemente nota per i tantissimi aborti praticati tutti i giorni: qualche centinaia al mese, qualche migliaia all'anno. L'evento si è svolto contemporaneamente in tutta Italia ed in particolare presso gli ospedali di Milano, Torino, Padova, Roma, Catania e Caserta e si è avvalso tra l'altro del sostegno morale del Vescovo di Caserta, mons. Pietro Farina e del Direttore dell'Ufficio Pastorale della Salute Don Antonio Iazzetta. C'erano quindi soprattutto donne, tante donne, a pregare per la vita. Almeno sessanta di loro (alternandosi) e nonostante il sole cocente, hanno testimoniato con la preghiera, il loro no all'aborto: nonne, mamme, nipotine. Paola, una signora proveniente da Caivano, è ritornata a Caserta con la figlia Laura e con la nipotina Angela nel passeggino. C'erano poi medici, insegnanti, liberi professionisti e rappresentanti delle associazioni: il Preside Paolo Mesolella coordinatore casertano del movimento referendario NO194, Margherita Di Caprio del Movimento della Vita, Rita Madonna ed il dr. Giorgio Massara. C'erano anche 30 volontari dell'Associazione "Marathanà" di Sparanise, guidate da Bruno Donatiello e venticinque volontarie provenienti dalla Parrocchia "San Paolo Apostolo" di Caivano, guidate dalla dottoresse Laura Del Prete e Rossella Lanna ed inviate da don Maurizio Patriciello. "La volontà di testimoniare – spiega il preside Mesolella, non si può fermare, perché, come diceva don Oreste Benzi: "Per far cessare gli aborti in tutta Italia bisognerebbe andare a pregare in massa di fronte agli ospedali. Perché noi dobbiamo rendere pubblico quello che avviene nel silenzio degli ospedali". Un appello quello di don Benzi che è stato colto dal nostro movimento il cui unico scopo è quello di difendere la vita umana dal suo concepimento fino alla morte naturale. Ringrazio perciò sua eccellenza il vescovo mons. Pietro Farina e don Antonio Iazzetta per la fiducia che hanno voluto accordare alla nostra associazione, perché come lo stesso Vescovo ci ha scritto:"occorre tenere sempre vivo tra i fedeli il principio della inviolabilità della vita dal suo concepimento fino alla morte naturale secondo il volere di Dio, nostro creatore e Padre di ogni vita. Questo principio è perenne e sempre attuale e non potrà minimamente essere scalfito da nessuna legge umana".