Un evento indimenticabile
Quando un figlio si allontana dai suoi familiari lascia tutti nella malinconia, nel rimpianto e nella tristezza. Erano più di 4000 le persone che a Vitulazio hanno assistito alla solenne canonizzazione a Vescovo di Don Pietro Lagnese da parte del Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe. Il Centro Maria SS. dell’Agnena pullulava di fedeli accorsi dai paesi limitrofi e da Ischia, la sede episcopale assegnata a Mons. Lagnese. E’ stato uno storico evento che, dopo un secolo, ha visto un nuovo vescovo della nostra terra nella diocesi capuana. La celebrazione durata tre ore ha commosso tutti, in particolare i cittadini di Vitulazio dove, per la terza volta un religioso riceve l’ordinazione episcopale. La prima volta accadde il 4/3/1792 quando Mons. Paolo Pozzuoli fu ordinato vescovo di S. Agata dei Goti e la seconda volta quando Mons. Alessando Scialdone fu ordinato vescovo di Abila (Palestina) il 21/7/1839. I resti di Mons. Scialdone riposano in un loculo sul lato sinistro presso l'altare maggiore della chiesa di Vitulazio. Sul marmo che lo ricorda si legge: "Alassandro Scialdone Vescovo di Abila che nel clero Campano insegnò la dottrina della pietà e della dignità. E' in attesa della resurrezione. Morì il 6.9.1862 all'età di 81 anni". La nomina a vescovo di Ischia di Don Lagnese conclude il cammino che egli intraprese l’1/5/1986 quando fu ordinato sacerdote. Sono stati 27 anni di assiduo e proficuo lavoro svolto, come novello Don Bosco, tra i suoi “ragazzi” che serberanno di lui un indelebile ricordo. Nell’Auditorium Giovanni Paolo II, Don Pietro, prima di partire per Ischia, ha voluto salutare i suoi parrocchiani e impartire la Santa Benedizione che, anche egli, in ginocchio, ha ricevuto dai fedeli dicendo:”Un figlio che parte, che lascia la casa, non può farlo senza ricevere la benedizione dei suoi cari. Ed è quello che questa sera accade a me”. Il Cardinale Crescenzio Sepe, a chiusura della celebrazione ha così concluso:”Dio ti benedica e ‘a Madonna t’accumpagna” l’ormai tradizionale espressione che S.E. Sepe esprime nelle occasioni da non dimenticare. “Don Pietro è stato un sacerdote modello, ha detto Antimina Pezzulo, non si è mai dimenticato di nessuno ed ha svolto con amore il suo ministero sacerdotale. Il nostro augurio è che lo accompagni e lo assista la nostra Madonna dell’Agnena” Lo stemma episcopale di Mons. Lagnese si compone di uno scudo a forma di calice, la croce in palo, il cappello prelatizio con sei fiocchi verdi ed una fascia con la scritta : Duc In Altum (Conducimi in alto). Inoltre vi sono rappresentati: il mare, una colomba a sinistra (lo Spirito Santo) ed una stella ad otto punte che rappresenta Maria segno di speranza e consolazione profonda. Lodevole la perfetta organizzazione da parte dei fedeli impegnati a realizzare una cerimonia che resterà tra i cari ricordi di tutti i presenti.