La spia che venne dal freddo

Non avevo granché voglia di scrivere le mie riflessioni sul romanzo di John Le Carré, di solito non prediligo il genere della “Spy story” ma, in questo caso faccio un’eccezione. Intanto, occorre dire che ho letto il libro in inglese, edito dalla Penguin, nell’edizione: “Modern Classics”. Senza voler apparire presuntuoso né immodesto, lo faccio semplicemente per tenermi allenato con la lingua inglese scritta, in quanto tento di insegnare la lingua di Shakespeare ai miei studenti del biennio delle superiori. Da circa un anno ho preso l’impegno  con me stesso di leggere almeno un libro al mese in lingua inglese. Pertanto, questo mese la scelta è caduta su questo famoso romanzo che ha aperto la strada al genere delle storie di spionaggio raccontate in modo non più eroico ma, come nella realtà si svolge la vita degli oscuri ed a volte insignificanti agenti segreti. Con questo romanzo l’autore assurge a fama mondiale, vendette milioni di copie in tutto il mondo, e da un oscuro  semisconosciuto scrittore inglese divenne famosissimo in quasi tutti i paesi della Terra.. Ciò fu dovuto anche all’ottima resa cinematografica che venne  tratta dal libro. Il film fu girato nel 1965 dal regista Martin Ritt, il protagonista principale, Alec Leamas, fu interpretato molto egregiamente dal più famoso attore inglese, Richard Burton.La trama è avvincente e ben costruita, anche se il ritmo non tiene dietro l’apparente velocità con cui ci si aspetterebbe che gli avvenimenti si dovrebbero svolgere. Ciononostante, La storia si dipana sotto gli occhi del lettore con interesse sempre crescente fino all’epilogo  finale. Per chi ama questo genere di letture è un romanzo da leggere assolutamente. L’autore padroneggia la materia non facile con insuperata abilità, incastona il puzzle come un falegname che costruisce un mobile pregiato perfetto, partendo dal legno grezzo per arrivare alla maestria dell’opera creata a regola d’arte! Certo, quando John Le Carré svelò a tutti i suoi fan sparsi per ogni dove sul globo terracqueo il suo trascorso come agente segreto al servizio di Sua Maestà Britannica, ci si rese conto del perché aveva tutta quella capacità di rendere l’azione e la suspense così reale da essere apprezzata dai lettori dei cinque continenti! Non voglio svelare null’altro della trama per non rovinare il piacere di scoprire da soli l’avvincente ordito che tiene il lettore avvinto alla storia fino all’ultima riga. Un grande romanzo, in cui l’autore dimostra a pieno tutta la sua grande capacità di raccontare una storia al limite dell’inverosimile. E’ una lettura consigliata per tutte le età, naturalmente, chi è amante di tale genere, ed è fornito di un minimo di conoscenze storiche circa la fine della Seconda Guerra Mondiale e l’inizio del periodo della cosiddetta “Guerra Fredda”, lo apprezzerà ancora di più.

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