Quando la Campania era una… Terra Felix
Le pessime condizioni in cui versa la nostra Regione hanno suscitato il desiderio di conoscere la salubrità di un tempo. La Campania, dagli antichi Romani, per la mitezza del clima e la fertilità della terra, fu definita “Campania Felix”. Nei terreni fertili della Campania si seminava il grano due volte l’anno e si raccoglievano infinite varietà di frutta. I campi erano fertilissimi, fresche e limpide le acque dei ruscelli, dei fiumi e dei laghi. La varietà di uccelli richiamava cacciatori da tutto il circondario e oltre. Era possibile anche la “caccia grossa”: cinghiali, cervi, caprioli, lepri, volpi ecc. Il mare Tirreno che bagna la nostra Regione era ricco di spigole, cefali, orate, tonni, storioni ecc.
Per combattere incurabili mali era possibile bagnarsi nelle acque di Pozzuoli, Capri e Triflisco ricche di minerali. Merita una citazione la varietà di vini come quelli del Massico nei pressi di Carinola, il Falerno che piaceva agli Imperatori Romani, il greco di Somma, il profumato vino di Nola e l’Asprino preferiti dallo storico romano Plinio il Vecchio, ecc. Da non dimenticare gli squisiti oli d’oliva delle nostre colline e la gustosa carne di animali allevati al pascolo. La nostra Campania, per i suoi eccellenti prodotti, fu definita “la più bella e la più eccellente Regione del mondo”. Riportiamo la descrizione che ne fece lo scrittore tedesco Wolfgang Goethe nel suo volume “Viaggio in Italia” “La Campania è il più bel luogo che io abbia visto. Qui la natura ha dispensato i suoi doni fino allo sperpero. Gli alberi crescono alti e rigogliosi; la vite e l’olivo crescono nelle campagne e lungo le pendici dei monti; le arance brillano al sole come oro.
Tutto è ricco di prodigiosa giovinezza sotto l’intensa luminosità del sole mediterraneo…”
Purtroppo oggi lo scenario non è quello dei tempi di Goethe: i terreni sono cosparsi di rifiuti, l’inquinamento atmosferico e l’abbandono proliferano in ogni angolo, ed avverti un colpo al cuore quando noti cumuli di immondizia diventata ricettacolo di germi di ogni specie che si diffondono nell’aria rendendola irrespirabile! E a noi non resta di augurarci che la Campania ritorni ad essere la “Campania Felix”di un tempo. Bastano un po’ di impegno, di buona volontà e di amore per restituire alla Nostra Terra, martoriata ed offesa, la bellezza, la salubrità e la fertilità del passato.