Errori umani?
“Il tributo di sangue umano, versato sull'altare della modernità, della velocità e soprattutto del risparmio, è, in questa calda estate 2013, altissimo…tanto alto da insinuare in noi almeno il dubbio che gli errori umani (chiamati frettolosamente in ballo ad ogni disastro) non possano essere la sola causa dei tristi incidenti mortali, stradali e ferroviari, che si sono ancora una volta succeduti in queste settimane”.
– Queste le parole a caldo della presidente provinciale ENDAS Adelaide Tronco dopo l'incidente avvenuto sulla A16 dal pesante bilancio di 40 vittime, molti dei quali bambini. –
“Possibile che ogni qualvolta ci sia un incidente mortale l'errore sia sempre umano? Possibile che con i “miracoli” della tecnologia di cui si dicono dotati i nuovi treni ed pullman, nulla si possa fare per arginare tali “errori”? Non sarà piuttosto che la corsa al guadagno sacrifichi senza pietà la sicurezza? È errore umano o calcolo delle probabilità sulle vite umane?
A dare ascolto ai macchinisti dei treni ad alta velocità, chiamati in causa dopo l'incidente in Spagna, sembra proprio che gli errori umani dei legislatori e tecnocrati europei, a cui è affidata la creazione dei protocolli di sicurezza, sono di molto superiori agli errori dei macchinisti ed autisti distratti o indisciplinati. Chi ha deciso, per risparmiare, che dovesse esserci un solo macchinista o autista alla guida? Chi decide quanti, ed in quali punti, devono essere installati i sistemi di controllo della velocità che attivano la frenata automatica?
Cento morti in Spagna e quaranta sul cavalcavia nell'avellinese saranno purtroppo solo delle “perdite prevedibili” se non vigiliamo tutti affinché i regolamenti e le tecnologie siano modificati sempre e solo all'insegna di una maggiore sicurezza, liberi dai condizionamenti del mero risparmio economico e del cinico profitto”.
Presidenza provinciale ENDAS
lunedì 29 luglio 2013