Una lodevole iniziativa: Piazza Carlo Rosselli
Negli anni che seguirono la fine del II Conflitto Mondiale, l’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Eugenio Salerno, intraprese una nobile e lodevole iniziativa. Delle tre piazza del paese, l’unica a non avere una denominazione era quella che tutti chiamavano “Piazza della Cittadella”, una denominazione popolare che si protrasse nel tempo tra l’indifferenza dei “signorotti” che amministrarono per lunghi anni il paese facendo il bello ed il cattivo tempo. Con la vittoria della lista della “Torre”, capeggiata da Eugenio Salerno, la cosiddetta Piazza della Cittadella fu intitolata a Carlo Rosselli, tenace oppositore del fascismo, ucciso con suo fratello Nello il 1937 in Francia a Bagnoles de l’Orne. Carlo Rosselli apparteneva ad una famiglia di idee risorgimentali legata a Giuseppe Mazzini da un profondo sentimento di amicizia tanto che questi, ricercato dalla polizia per le sue idee rivoluzionarie, fu accolto nella famiglia Rosselli dove morì a causa delle gravi condizioni di salute. Rimasto orfano del padre, morto durante la I guerra mondiale, Carlo affrontò con coraggio il suo futuro. Chiamato alle armi, frequentò la scuola Allievi Ufficiali di Caserta e, dopo tre anni, si congedò. Ritornato alla vita borghese accettò le idee socialiste divenendo uno strenuo oppositore del fascismo. Arrestato fu condannato a dieci anni di reclusione. Scontata la pena fu trasferito al confino all’isola Lipari e il 27/6/1929 fuggì diretto in Tunisia e da qui in Francia dove, insieme a suo fratello Nello, svolse un’assidua attività antifascista. Era il 1937 quando i due furono vittime di un agguato da parte di emissari fascisti. I loro corpi furono rinvenuti in un fossato ricoperti di sangue e massacrati dai pestaggi e dalle impietose violenze.