Inquinamento elettromagnetico nel centro urbano
Il Servizio Protezione Civile della Provincia di Caserta ha inviato una nota al Comune di Sparanise nel quale viene posta l’attenzione sulle iniziative da adottare in termini di prevenzione della salute dei cittadini dalle esposizioni a radiazioni non ionizzanti generate da impianti per telecomunicazioni e dalle linee di trasmissione dell’energia elettrica nei centri urbani.
Secondo uno studio effettuato dai ricercatori, a 12 anni di distanza dal varo della prima normativa di riferimento sulle emissioni elettromagnetiche, la Legge n° 36/2001, sono ipotizzabili rischi per la popolazione umana solo in presenza di campi magnetici a frequenza industriale. Tuttavia, in via precauzionale, il legislatore ha previsto di fissare dei valori di cautela anche per altre tipologie di impianti come ad esempio i ripetitori. Nello specifico la Regione Campania, con la L.R. n° 14/2001 ha previsto una tutela igienico sanitaria della popolazione dalla esposizione a radiazioni non ionizzanti generate da impianti per tele comunicazioni. A tal proposito, il vice sindaco Giancarlo L’Arco, che ha la delega allo sviluppo ed all’innovazione, di concerto con l’assessore alla salute Umberto Ferrone, in considerazione della presenza nel centro urbano di un ripetitore, ha deciso di approfondire l’argomento. “Siamo fortemente intenzionati ad adottare in tempi brevi un regolamento – spiega L’Arco – che ci consenta di assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti. Tale regolamento che terrà presente prima di tutto la tutela della salute dei cittadini, dovrà essere strutturato in modo tale da ridurre al minimo l’esposizione ai campi elettromagnetici, esattamente come è previsto dalla legge. Inoltre, ai sensi dell’articolo 5 della Legge Regionale n° 13 del 2001, possiamo chiedere come Comune di Sparanise, alle imprese erogatrici di energia elettrica, come ad esempio l’Enel, l’interramento dell’elettrodotto nelle aree urbane. Tanto per essere chiari, la legge ci consente di far mettere sotto terra i cavi elettrici che ancora oggi sono fissati sulle pareti delle abitazioni civile o che corrono, sostenuti da pali spesso in cemento, lungo le strade cittadine. La salute – conclude il vice sindaco – è il bene più prezioso dell’essere umano e dunque è nostro dovere, con l’ausilio delle leggi vigenti, in qualità di amministratori pubblici, fare tutto il possibile per tutelarla ”.