La trappola delle leggi anti-omofobia
Casapulla – Venerdì 11 ottobre, nell’Oratorio “S. Domenico Savio” della Parrocchia S. Elpidio, si terrà il Convegno sul tema “La trappola delle leggi anti-omofobia – verso la promozione dell’omosessualità, dei matrimoni e adozioni omosessuali ?”. Un’opportuna occasione per chiarire la posizione della Chiesa sulle proposte di legge in tal senso attraverso un excursus del Magistero. Saranno delineati gli scenari di incidenza sulla libertà di opinione e quella religiosa. Alle ore 18.30 è previsto un momento di preghiera nella Chiesa di S. Elpidio, per rispondere all’esortazione del Papa di pregare per i “potenti” affinché promuovano leggi giuste e di autentica promozione dell’uomo, della famiglia e dei bambini. Alle ore 20.15 inizierà la parte formativa, con il Convegno, introdotto da Mons. Andrea Monaco, Parroco della Parrocchia di S. Elpidio. Sarà la volta degli interventi dei relatori, l’Avv. Filomena Stellato di “Avvocatura in Missione” che tratterà il tema “Legislatore e morale cristiana”, poi l’Avv. Fabio Candalino dei “Giuristi per la Vita” e membro effettivo dell’”Oasi Mariana Betania”, che approfondirà il rapporto tra “Chiesa, omosessualità e legislazioni anti – omofobia”, per concludere con l’Avv. Giovanni Formicola, Referente regionale di Alleanza Cattolica, che evidenzierà un ulteriore aspetto della questione: “Pericoli e illegittimità del DDL Scalfarotto. Primi segnali di una nuova dittatura?”. L’iniziativa ha visto la collaborazione fattiva di diversi volontari parrocchiali e l’adesione di varie realtà associative, quali “Avvocatura in Missione”, “Oasi Mariana Betania”, “Rinnovamento nello Spirito”, “Congregazione Suore Ancelle dell’Immacolata”.
La “trappola” delle legislazioni anti – omofobia. “E’ noto, scrive in una nota l’Avv. Fabio Candalino”, che il Senato a breve dovrà decidere sul “DDL Scalfarotto”, una proposta di legge volta a creare una nuova figura criminosa per le aggressione e gli atti di “discriminazione” dovuti ad “omofobia” o “transfobia”. Il nostro codice penale già punisce gli atti lesivi della persona, mediante svariate fattispecie penali. Se appare giustissimo che un’offesa, una minaccia o un’aggressione a danno di chiunque (e anche verso una persona omosessuale) venga punita penalmente, non si comprende il perché un reato commesso a danno di un soggetto omosessuale debba essere ritenuto più grave. Del resto le sentenze dei giudici italiani qualificano le aggressioni dovute ad odio verso le persone omosessuali come aggravate dai “motivi abietti e futili”. E allora ? Il Convegno dell’11 ottobre, continua l’Avv. Candalino, promosso in collaborazione con i “Giuristi per la Vita” e “Alleanza Cattolica”, da un lato vuole informare i cittadini di quanto stanno ponendo in essere i parlamentari (peraltro con un ampio e trasversale consenso), dall’altro intende scandagliare i reali motivi di simile volontà politica. Il vero scopo della legge appare essere sempre più chiaramente quello di una “promozione” dell’omosessualità come cosa innocua o addirittura buona. Dall’altro, è sempre più evidente ai cittadini che l’approvazione di tale legge sarà la “testa d’ariete” per consentire a stretto giro la legalizzazione dei matrimoni e delle adozioni da parte di coppie omosex. E’ lo stesso On. Scalfarotto ad averne fatto esplicita ammissione in un’intervista rilasciata all’Espresso il 26 agosto scorso. Difatti coloro che cercheranno anche di esprimere il proprio pensiero contrario, potranno essere accusati di “omofobia” con una possibile imputazione di natura penale. Una legge similare poi, conclude l’Avv. Candalino, favorirà il diffondersi di programmi “rieducativi” ad ogni livello (es. scolastico, aziendale, culturale), essendo già esistenti documenti ministeriali in tal senso, prodotti dal Ministero Fornero nel 2012”.