Diffamazione a mezzo stampa: niente carcere

La nuova legge sulla diffamazione a mezzo stampa, che cancella il carcere per i giornalisti, avvicina l'Italia all'Europa e rappresenta un nuovo traguardo di civiltà e una garanzia ulteriore per la libertà di informazione. Importanti sono anche le novità che riguardano i siti Internet di natura editoriale e i blog. Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia: “La cancellazione del carcere per il reato di diffamazione a mezzo stampa, rappresenta un traguardo di civiltà e un presidio per la libertà di informazione. Con l’approvazione di questa legge l’Italia si allinea all’Europa, tutela il lavoro dei giornalisti e, al tempo stesso, garantisce anche il diritto dei cittadini a difendersi in caso di comprovata diffamazione. Avere escluso dalla normativa il mondo dei blog – prosegue Verini – (limitandola ai siti online di natura editoriale) rappresenta una scelta giusta e in grado di garantire la libertà nella rete che a questo punto è chiamata anche a maggiori responsabilità. Certo, la legge avrebbe potuto contenere anche altre risposte, penso per esempio al tema del contrasto alle cosiddette querele temerarie fatte per intimidire, ma quello che abbiamo raggiunto credo sia un risultato di grande equilibrio che mi auguro possa trovare rapida conferma e, se possibile, miglioramento nell’altro ramo del Parlamento”.

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