Sole a catinelle
“Sole a catinelle” è un film di Gennaro Nunziante uscito nelle sale lo scorso 31 ottobre. Checco (Checco Zalone) lavora come cameriere in un hotel ma si licenzia perché non si sente stimolato; nello stesso giorno però, la fabbrica in cui lavora la moglie Daniela (Miriam Dalmazio) viene chiusa e lei perde il lavoro. Checco riesce a farsi assumere come rappresentante in una ditta di aspirapolveri ed ottiene grandi successi grazie ai tantissimi parenti a cui vende il prodotto. Così, affidandosi a finanziarie fasulle e pagando con assegni postdatati, arriva a perdere tutto e la moglie lo lascia. Per non deludere Nicolò (Robert Dancs), il figlioletto di dieci anni, Checco gli promette che se riuscirà a farsi promuovere con tutti 10, gli regalerà una bella vacanza, credendo che sia impossibile. Ma il bambino si impegna e riesce davvero ad avere una pagella con 10 in tutte le materie; quindi a Checco tocca mantenere la promessa, pur non avendo soldi per pagare la vacanza. I due partono allora per il Molise, da una zia di Checco a cui crede di poter rifilare un bel po’ di aspirapolveri oltre ad avere vitto e alloggio gratis. La vacanza si rivela però un fallimento perché la zia è molto tirchia, i parenti sono tutti morti o emigrati e Nicolò si annoia perché è l’unico bambino del paese. Padre e figlio ripartono e mentre sono in viaggio conoscono Lorenzo (Ruben Aprea), un bambino che soffre di mutismo selettivo ma Checco, con i suoi modi rustici riesce a farlo aprire e Zoe (Aurore Erguy), la madre del bambino, per ringraziarli li invita a restare lì da loro. La donna li fa vivere da nababbi, conducendoli a feste e ricevimenti esclusivi poiché appartiene ad una famiglia ricca e possiede il 33% di un’azienda che sta per acquistare, tra le altre, la Fido Fly, la finanziaria a cui si era affidato Checco. Quest’ultimo ne sconsiglia l’acquisizione a Zoe ed alla madre ma questa non si fida poiché gli affari sono manovrati da Piergiorgio Bollini (Augusto Zucchi) e Vittorio Marin (Marco Paolini), che si fingono amici di famiglia ma che in realtà vogliono impossessarsi dell’azienda per i loro loschi traffici. Marin è infatti il direttore della fabbrica in cui lavorava Daniela che, vedendo l’odiato capo in tv con Checco, decide di vendicarsi con l’ex marito facendogli credere di avere un nuovo compagno. Appresa la notizia Checco e Nicolò tornano a casa. Quando Bollini e Marin vengono arrestati, Zoe riapre la fabbrica in cui lavora Daniela che torna insieme a Checco, divenuto ormai manager di successo. La zia nel frattempo ha un infarto dopo aver visto l’importo dell’ultima bolletta ed è tenuta in vita da un macchinario ma chiede al nipote di staccare la spina: Checco commette così “un’eutanazia”!!! “Sole a catinelle” è il terzo film con protagonista Checco Zalone ed è, come i primi due, campione di incassi. Il successo di Zalone è dovuto ad una comicità elementare ma mai banale che però comporta sempre una riflessione su uno spaccato di vita reale. In questo caso, infatti, si parla di licenziamenti, famiglie che non possono permettersi le vacanze, crisi matrimoniali, frodi fiscali, ecc: tutte cose di cui sentiamo parlare e con cui purtroppo ci troviamo faccia a faccia ogni giorno! Quindi, al contrario di molti film comici, Zalone ci permette di trascorrere un paio d’ore di spensieratezza e risate senza però allontanarci troppo dalla vita reale. Voto: 8!