Lady Maisery: il neo folk inglese di tre ragazze di talento
Dunque, cercando dal motore di ricerca e iniziando a digitare la parola “Lady”, i primi risultati (del tutto attendibili) sono Lady Gaga, Lady Diana, Lady Oscar. Bisognerà aggiungere diverse altre lettere, per ottenere “Lady Maisery”. Partiamo da loro, da questo trio vocale e strumentale inglese, nato nel 2011 con l’impronta genetica battezzata nel folk: Hannah James alla fisarmonica (con accompagnamento ritmico dei piedi), Hazel Askew all’arpa e alla concertina, Rowan Rheingans al banjo, al violino e al sitar; tre candide ragazze (ma anche vispe) dalle avvolgenti capacità vocali, dalle tessiture armoniche indovinate, sia in accompagnamento che a cappella. Le tre Ladies – il nome è preso in prestito da un brano tradizionale scozzese – hanno l’abitudine, oltre che di partecipare a festival tematici, soprattutto di organizzare concerti ed eventi a casa propria, o in location abbastanza intime; sono state proclamate senza torto paladine di una rediviva tradizione anglo-scozzese, salvatrici del morente “diddling” inglese, tipologia musicale animata da particolari sequenze percussive con le mani, ad oggi molto in voga nei Paesi scandinavi. Gli album in studio sono finora due: il primo è “Weave & Spin” (2011), quattordici brani che riscoprono la fitta tradizione delle ballate scozzesi; il secondo album in studio è “Mayday”, uscito lo scorso giugno, con rivisitazioni quali “For Folk’s sake” e “Spiral Earth”, con l’affascinante “Crow on the cradle” (“Cornacchia sulla culla”), spuntata con tocchi vocali soavi e profondi. In aggiunta, tra i numerosi bootleg del trio circolanti in rete, una felicissima “Constant Billy”, un mosaico di voci a nudo che si ritmano con la sola forza dei suoni vocali, una scia di mezzo tra il canto polifonico a cappella, la ballata e una moderna formula di scat a tinta scozzese. Tra i due lavori in studio, anche l’impegno sociale, con l’incisione nel 2013 del singolo di Kate Bush “This Woman’s Work ”, il cui download ha finanziato la campagna End Violence Against Women. Le Maisery, evidentemente, supportano i diritti e la tutela delle donne attraverso un palcoscenico intelligente, dotato di delicatezza, capacità musicale e di performance, di sonorità e di culture anche scandinave, senza gli eccessi plateali di molte star, costruendo la propria fama anche e soprattutto con il talento. Sperando, intanto, che scelgano qualche casa – palco anche in Italia, dove sarebbero di sicuro apprezzate.