L’opposizione chiede urgente incontro al Prefetto
All’indomani del consiglio comunale riguardante l’approvazione o meno del Bilancio di Previsione 2013, i consiglieri comunali: Mona Gennaro (UDC), della Peruta Raffaele (Movimento Strada Nuova), Megaro Antonio (Movimento Strada Nuova), Narducci Raffaele (Capogruppo Partito Democratico) e Nuzzi Enrico (Indipendente), hanno inviato ieri mattina, mercoledì 4 dicembre, una lettera al Sig. Prefetto di Caserta, dr.ssa Carmela Pagano, per chiedere di essere ricevuti in udienza con la massima urgenza. Nella missiva, i consigliere sottolineano che l’immediata udienza serve “…. per illustrare i seguenti episodi avvenuti nel corso del Consiglio Comunale di San Nicola la Strada tenutosi il giorno 3 dicembre 2013: In corso di seduta di consiglio, giunti al settimo punto all’ordine del giorno, i sette Consiglieri Comunali di maggioranza, il Sindaco ed il Presidente del Consiglio Comunale, non adducendo alcuna motivazione, improvvisamente abbandonavano l’aula consiliare facendo venir meno il numero legale, impedendo in tal modo la prosecuzione del consiglio stesso; Le delibere inerenti il bilancio di previsione 2013 approvate dalla Giunta Comunale e poste all’O.d.G. del C.C. stesso contenevano già l’immediata esecutività senza aver avuto ancora l’indispensabile approvazione del Consiglio Comunale; In merito alla delibera concernente il piano triennale delle opere pubbliche si rileva che la stessa non ha avuto la prevista pubblicazione di 60 (sessanta) giorni all’albo pretorio comunale come previsto dal TUEL, bensì la pubblicazione è avvenuta solo per 15 (quindici) giorni. Detta mancata pubblicazione per giorni 60 inficia la legittimità dell’atto che è parte integrante del Bilancio di Previsione 2013; A tutt’ora non abbiamo ricevuto ulteriore convocazione di Consiglio Comunale. Ulteriori argomentazioni saranno esposte alla S.V. Ill.ma al momento dell’udienza. Non sfugge alla Sua sensibilità che tale situazione venutasi a creare nel Comune di San Nicola la Strada rappresenta una vera e propria emergenza democratica”.