Bilancio preventivo 2013, oggi seconda seduta del consiglio comunale

Si terrà oggi pomeriggio, con inizio alle ore 19.00, la seconda seduta del Consiglio comunale dopo che la precedente seduta, tenutasi martedì scorso, 3 dicembre 2013, aveva approvato solo alcuni dei punti previsti dal nutrito ordine del giorno e fra questi, tutti quelli relativi agli aumenti tariffari la cui approvazione era obbligatoria altrimenti non sarebbero stati presi in considerazione dal Governo centrale. Dopo l’approvazione, tutta la maggioranza lasciava l’Aula consiliare facendo così venire il numero legale per la continuazione e trattazione dei punti, essenziali per la sopravvivenza della maggioranza, relativi al Bilancio di Previsione 2013. Con i soli voti della maggioranza (otto consiglieri più il voto del Sindaco Pasquale Delli Paoli, contro gli otto consiglieri di minoranza), sono stati approvati i seguenti punti: 1°) Lettura e approvazione verbali seduta precedente; 2°) Piano delle alienazioni e valorizzazione dei beni immobili di proprietà comunale per l'anno 2013; 3°) Approvazione della Tabella riportante la “Stima dei valori minimi dei suoli edificabili ai fini del calcolo IMU 2013”; 4°) Servizio di trasporto e depurazione delle acque reflue – Tariffe ed aliquote anno 2013; 5°) Tariffe ed Aliquote  Idriche   anno 2013; 6°) Approvazione  del piano finanziario per la determinazione dei costi del servizio di gestione  dei rifiuti urbani e per la determinazione della tariffa della T.A.R.E.S. per l’anno 2013; 7°) Imposta municipale propria (I.M.U.). Approvazione aliquote (e detrazioni d'imposta) per l'anno 2013; 8°) Addizionale comunale all'Irpef – Determinazione aliquota anno 2013 E il piano triennale delle opere pubbliche. Tutti i restanti punti all’o.d.g. saranno trattati questa sera, sempre che la maggioranza sia compatta e coesa, altrimenti andranno tutti a casa. Il Sindaco, Pasquale Delli Paoli, a capo di un esecutivo di destra, come avevamo ampiamente denunciato dalle colonne del nostro quotidiano, quest’Amministrazione di destra per poter far quadrare i conti economici sempre “al verde”, ha di fatto proceduto a “mettere le mani” nelle tasche dei cittadini sannicolesi aumentando le tasse che continueranno a deprimere ancora di più le già asfittiche tasche delle oltre settemila famiglie sannicolesi e ad aumentare il numero dei poveri. Uno dei punti che più di tutti inciderà sulle buste paga dei lavoratori è il prelievo mensile relativo all’IRPEF 2013. Infatti, con la deliberazione nr. 78 del 31 ottobre 2013, con effetto dal 1° gennaio 2013, l’aliquota dell’addizionale comunale I.R.P.E.F. (che con delibera consiliare n. 29 del 29.06.2012, invece, era stata confermata, allo 0,6% per l’anno finanziario 2012) è stata aumentata portando così l’aliquota IRPEF allo 0,8 punti percentuali. E non è stato l’unico aumento approvato. Infatti, è prevista anche l’aumento della TARES (relativamente alle due ultime rate), la cui prima rata è stata già inviata alle famiglie sannicolesi lo scorso mese di settembre, e dell’IMU che sarà portata allo 0.96 %. Rimangono invece invariate le tariffe per il servizio idrico, la tassa per gli spazi pubblici e la pubblicità. Tasse queste ultime due che riguardano pochi cittadini mentre l’aumento dell’IRPEF riguarda migliaia di lavoratori. Gli aumenti indiscriminati vanno ad incrementare il numero delle persone che vivono in stato di semi povertà o povertà assoluta. In relazione alla composizione dei nuclei poveri, generalmente più numerosi, si può ipotizzare che nell’area della povertà sono ascrivibili diverse centinaia di persone. Purtroppo tale tendenza verificata per San Nicola la Strada, pur essendo in parte il parto della crisi generale, è peggiore di quella registrata in numerosi comuni della provincia, il che lascia presupporre la sussistenza di difficoltà endogene che andrebbero seriamente indagate. Aumentano le persone che fanno ricorso ad aiuti erogati da Parrocchie ed associazioni benefiche, quelle che stanno facendo fatica, e non sempre vi riescono, a pagare le bollette delle utenze domestiche e ad arrivare a fine mese, quante rinunciano a curarsi, quante hanno cambiato le loro abitudini alimentari, quante fanno a meno di servizi divenuti troppo costosi, quante hanno perso il lavoro ed hanno figli che non riescono a trovarne uno e nemmeno lo cercano più. Cresce la tendenza a ricorrere al gioco d’azzardo gestito dallo Stato con grande miopia rispetto ai danni provocati nel tempo dalla diffusione di una pratica che collide con i valori della nostra tradizione e crea, in alcuni casi, vera e propria dipendenza patologica. Purtroppo si avvertono solo rumori di sciabole di latta che si scontrano, contrapposizioni  e populismi, in un contesto che non mostra alcuna disponibilità al dialogo. Il bilancio di previsione 2013, che in una fase di estrema difficoltà avrebbe potuto e dovuto rappresentare l’occasione per dialogare con la Città, mettere in campo iniziative radicalmente nuove e ricche di fantasia e di solidarietà e per porre in essere una “spending review” locale, diventa il terreno di scontro di due radicalismi l’uno fondato sulla tassazione (maggioranza) e l’altro sul no cocciuto che non sa indicare alternative (opposizione). È rimasta, perciò, assente la politica che doveva indicare  scelte strategiche e non coperture di buchi, è scomparsa la fantasia e sono state tradite le speranze.

 

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