Privatizzazione dei servizi cimiteriali

Quella gigantesca speculazione che voleva essere la privatizzazione dei servizi cimiteriali,  ordita da Pietro Riello & Co. ai danni dei Morronesi, è stata sventata. Dal Bilancio di previsione 2013 è sparita ogni voce che fa riferimento a quel progetto, che nominalmente sarebbe stato finanziato con lo strumento del project financing, ma che in realtà si avviava ad essere un vero e proprio regalo a delle ditte, che senza anticipare praticamente il becco di un quattrino, avrebbero ricavato dei lauti guadagni dall’ampliamento del cimitero e dall’affidamento dei servizi ad esso relativi: il tutto realizzato con le anticipazioni di denaro dei cittadini morronesi. Un'altra conseguenza sarebbe la stata triplicazione dei costi dei loculi e il rincaro di tutti gli altri servizi fino a 3-4 e, in certi casi, anche 10 volte.
Questo progetto, così com’è stato per altri casi, come ad esempio la costruzione degli appartamenti PEEP e la cementificazione dell’area PIP, avrebbe determinato un impoverimento generale del paese, escludendo ogni tipo di coinvolgimento, sia in manodopera che in fornitura di materiali e di servizi artigiani, di persone e ditte locali. Abbiamo stimato che, a progetto ultimato, circa cinque milioni di euro dei Morronesi avrebbero preso strade diverse da quella del sostegno all’economia locale. A noi sarebbero rimasti i prezzi esorbitanti dei loculi e le tariffe dei servizi quadruplicate.
Una procedura, quella della privatizzazione del cimitero, che nelle sue varie fasi è durata più di cinque anni, impegnando inutilmente gli uffici e le risorse tecniche del Comune, competenti a istruirla e seguirla. Una procedura di cui da anni segnalavamo le numerose irregolarità amministrative e le gravi, inspiegabili inadempienze in fatto di normativa antimafia. Oggi possiamo dire che la battaglia è vinta: l’Amministrazione è stata costretta a tornare sui suoi passi e si appresta a dare risposta al bisogno di loculi dei cittadini con lavori in autofinanziamento che, secondo il Bilancio, dovrebbero ammontare a 900.000 euro. Era quanto si è sempre fatto, era quanto suggerivamo da sempre. Se il Sindaco ci avesse dato ascolto e, soprattutto avesse dato ascolto al buon senso, non avremmo perso tutti questi anni, avremmo impiegato le competenze tecniche comunali in obiettivi realistici e, infine, si sarebbe intrapresa già da tempo un’attività in grado di dare ossigeno alla nostra economia locale, fatta di piccole ditte artigiane e commerciali, di tecnici e di operai alla ricerca di occasioni di lavoro.       
GRUPPO CONSILIARE UNIONE CIVICA PER CASTEL MORRONE

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