Recensione del libro: ”Il sarto di Picasso”

E’ con enorme piacere che mi accingo a scrivere queste mie riflessioni sull’interessantissimo romanzo che ho appena finito di leggere, dal titolo:”Il sarto di Picasso”, dell’autore milanese Luca Masia, edito dalla casa editrice SilvanaEditoriale.
Il libro racconta la strabiliante storia dell’amicizia tra il grande pittore spagnolo ed il sarto bellonese Michele Sapone. L’artigiano di Bellona, partito dal piccolo centro alle pendici del monte Rageto, in Terra di Lavoro, in provincia di Caserta, dopo avere sperimentato molte pericolose e drammatiche vicissitudine si stabilisce,  agli inizi degli anni ’50, a Nizza, sulla costa Azzurra francese. Qui, insieme alla moglie Slava, nativa di Spalato, inizia la sua attività di sarto aiutato da lei, anch’essa una provetta sarta. Per circostanze fortuite ma, credo di avere capito durante la lettura del libro, anche fortemente volute e cercate, Michele incontra il grande artista e ne diventa il sarto personale. Da quel momento per Michele si dischiude tutto un mondo fantastico: non solo diviene il sarto di Picasso ma, nel giro di poco tempo, conosce molti altri artisti del circolo del grande pittore, divenendo anche il loro sarto. In brevissimo tempo l’arte sartoriale di Michele, appresa nella sartoria nativa di un valente artigiano bellonese, viene riconosciuta ed apprezzata da grandi pittori e giovani artisti che formeranno un grande club culturale e pittorico intorno alle due figure centrali rappresentate da Picasso e da Michele Sapone. Per me che sono nativo di Bellona è stato una grande riscoperta leggere l’avvincente storia di Michele, della moglie Slava,della figlia Aїka nonché del marito Antonio Sapone. Anche in  considerazione del fatto che ho avuto la fortuna di conoscere personalmente sia Michele che Antonio Sapone. Durante la lettura dell’intero romanzo mi sono ritrovato in più di un’occasione proiettato all’indietro nel tempo, quando vivendo a Bellona, ho potuto respirare il sapore e la bellezza del borgo che mi ha dato i natali. La storia di Michele Sapone è emblematica del destino degli uomini di carattere, che hanno fatto la storia partendo da basi apparentemente insignificanti. Ciò che è avvenuto attraverso la vita e l’opera di Michele, di Slava, di Aїka di Antonio ha del miracoloso.  Chi apprezza leggere con il cuore e con l’anima prima che con l’intelletto, non potrà che provare piacere nel leggere la vicenda ed il lungo sodalizio di  amicizia e di rispetto reciproco di Michele con il più grande, acclamato e famoso pittore della sua epoca.  Chi per giunta è un bellonese,  non dovrebbe esimersi dal leggere la sua avvincente storia, che porta lustro e notorietà alla nostra amata terra. Bisogna prendere esempio dalla vita esemplare di Michele, rendergli onore, e nei limiti del possibile imitarlo in altri campi, per sfatare la cappa di fatalismo e di luoghi comuni che gravano ingiustamente sulla nostra gente. Ho tralasciato volutamente di parlare della trama del romanzo, non ho voluto nominare i tanti artisti famosi e meno famosi che Michele ha conosciuto e vestito con i suoi abiti di pregiata fattura. Non voglio togliere il gusto della scoperta al lettore interessato, specialmente se abitante o conoscitore delle nostre contrade, di assaporare e gustare fino all’ultima riga il valore indubbio di questo grande romanzo di vita vissuta. Inoltre, mi corre l’obbligo di dire che il libro è corredato di un  ricco inserto di bellissime foto che lo rendono ancora più completo ed interessante. Non mi resta che fare i miei complimenti all’autore, il quale, pur non essendo originario dei luoghi in cui Michele visse da giovane e mai dimenticò per tutta la sua la sua vita, è riuscito a cogliere mirabilmente l’essenza del carattere del protagonista, dei luoghi e della gente a lui cara. Nutro la segreta speranza che ogni bellonese senta l’intimo bisogno di leggere questo libro e alla fine ne esca rafforzato nella convinzione che l’uomo di talento, dovunque sia nato, troverà sempre la sua strada.
A.D.C.

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