Visita pastorale dopo oltre 80 anni

Sta riscuotendo enorme successo la visita pastorale del vescovo della diocesi Alife-Caiazzo, Mons. Valentino Di Cerbo, che ha dichiarato di voler incontrare di persona tutti i fedeli delle parrocchie di Caiazzo iniziando da quelli della Cattedrale Maria SS. Assunta-S. Stefano. La sua presenza ha l’obiettivo di spronare la comunità religiosa a continuare il cammino di fede nonostante le difficoltà del tempo. Alle celebrazioni liturgiche iniziate domenica hanno partecipato il consiglio pastorale parrocchiale e quello per gli affari economici, nonché i referenti delle varie associazioni religiose. Il Vescovo non si è rivolto solo ad essi ma anche alle associazioni laiche di Caiazzo che si sono riunite nella sede della Pro Loco Caiazzo, presso Piazza Verdi-S. Stefano, per discutere delle problematiche del popolo caiatino. In un’atmosfera cordiale e informale il sindaco Tommaso Sgueglia e i rappresentanti dell’Associazione Pro Loco, dell’Associazione Fotografica “Elvira Puorto”, dell’Associazione Storica del Caiatino, del Gruppo Folk, dell’Associazione “Amici di Ochtendung, solo per citarne alcune, hanno messo in luce gli aspetti più negativi della comunità caiatina. Accanto alla mancanza di posti di lavoro, alla carenza di strutture, all’assenza di centri di aggregazione si è sottolineata soprattutto la problematica dei giovani che ormai non solo non partecipano alle attività parrocchiale ma neppure a quelle culturali probabilmente a causa di una radicale trasformazione dei valori ma anche per l’assenza di guide e punti di riferimento tra gli adulti che non hanno più tempo o voglia di dedicarsi a loro. Il Vescovo ha cercato di risollevare gli animi dando l’annuncio dell’imminente apertura di un Museo-Archivio Diocesano a Caiazzo che potrebbe alimentare l’interesse dei giovani e invogliare gli studiosi ma anche i turisti a riscoprire un paese ricco di storia, opere d’arte e tradizioni. Ha anche promesso che, con l’aiuto dei fedeli, organizzerà dei viaggi per portare la visita pastorale ai diocesani residenti all’estero partendo dall’Inghilterra fino ad arrivare negli Stati Uniti d’America.

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