Recensione del romanzo “Giada”, di Antonio De Cristofaro

Dopo aver scandagliato l’animo della Principessa Lucrezia Borgia, l’autore si cimenta con un altro personaggio femminile. Ma, stavolta, abbandonate le atmosfere storiche dell’Umanesimo italiano, ambienta la sua vicenda nel recente passato. Con la consueta delicatezza Antonio De Cristofaro tratteggia il personaggio di Giada, accompagnandola nei momenti salienti della sua vita: nei sogni di ragazza, nelle vicissitudini di donna. E la storia di Giada è la storia di tante donne che, con coraggio e determinazione, affrontano le avversità che il destino pone sulla loro strada, facendo affidamento sulla propria forza interiore. E il destino, in fondo, è l’altro grande protagonista di questo romanzo: un destino che, beffardo e dispettoso, non permette a Giada di accorgersi dell’unico uomo che, forse, avrebbe potuto renderla veramente felice, l’unico che l’abbia veramente amata, Mario.
Ma forse il destino dobbiamo un po’ aiutarlo noi, forse Mario avrebbe dovuto osare un po’ di più, forse…
Resta un po’ di amaro in bocca per quel “avrebbe potuto essere” che non è stato, ma resta anche una storia di vita vera, vissuta e affrontata con coraggio. Il coraggio delle donne.

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