Mostra di Nicola Migliozzi al Museo Archeologico
Mondragone – Cinquanta pitture su pietra lavica, una decina di ceramiche artistiche, una ventina di affreschi d’ispirazione pompeiana, un solo dipinto ad olio: tutti insieme dal 1° febbraio 2014 al Museo Archeologico di Mondragone per documentare il percorso dell’esperienza artistica di Nicola Migliozzi. “La poesia del mito”, come con notevole acume critico ha titolato l’evento Claudio Strinati, illustre curatore della mostra e del catalogo, è l’operazione di sintesi che il maestro Migliozzi nel pieno della maturità realizza attraverso la sua produzione artistica, in una perenne ricerca creativa tesa a individuare e definire mezzi espressivi, materiali, temi e tecniche, con i quali liberare i grandi miti della storia dalle catene del tempo e proiettarli con dolcezza poetica verso le nuove generazioni. Personaggi e temi, così antichi e così attuali, dipinti su pietra lavica con leggerezza e fissati dal sigillo del fuoco, o affrescati con pompeiana memoria, ripercorrono la storia della civiltà e si connotano di presente. La poesia diventa l’elemento magico che favorisce quella sorta di rinascenza del mito, ne dissolve le nebbie e lo libera verso le nuove missioni della modernità con luci e colori perlacei e accesi, a testimonianza delle grandi possibilità umane. Il maestro Migliozzi, con Liberalibri ha organizzato lo scorso anno una mostra alla Biblioteca di Caserta; in seguito le opere saranno ospitate anche alla Biennale di Venezia. Il maestro Nicola Migliozzi, nato nella frazione di Zuni a Calvi Risorta nel 1952, è docente di Discipline plastiche presso l’Istituto Statale d’Arte di Cascano ed è stato discepolo del grande Giovanni Ragozzino di Sparanise. Maestro di laboratorio in pietra lavica con colori ceramici, ha compiuto i suoi studi prima all’Istituto d’Arte di Cascano e poi all’Accademia delle Belle arti di Napoli. Nel 1985 ha realizzato il monumento ai caduti per il Comune di Casigliano, nel 1986 realizza un monumento in bronzo per il Comune di Colle San Magno (Fr). Sue bellissime “Via Crucis” si trovano nella chiesa di Gioia dei Marsi (Aq) nel monastero trappista di Vitorchiano (Vt), nel Museo Campano di Capua e nell’abbazia di Montecassino. Ha partecipato a mostre personali e collettive sia in Italia che all’estero ed ha rappresentato la Campania alla mostra “Arte della tavola” di Bruxelles.