Il “San Valentino” di Perugia

Il 14 febbraio è il giorno in cui gli innamorati commemorano il loro santo patrono, San Valentino da Terni, una festa che ha origini molto antiche e che nasce per rimpiazzare un rito pagano che i romani praticavano per aggraziarsi il dio Luperco, protettore della fertilità, una cerimonia in cui avvenivano dei casuali scambi di coppia che avrebbero avuto la durata di un anno. Uno dei simboli di questa giornata è diventato il cioccolatino più romantico d’Italia, il Bacio Perugina. Ma a Perugia vale lo stesso? Un recente soggiorno in questa medievale e caratteristica località ha svelato una curiosa leggenda legata proprio al rapporto tra l’amore e San Costanzo, il primo vescovo, nonché uno dei tre patroni della città. Il 29 gennaio, infatti, giorno dedicato a questo santo, c’è l’usanza per le giovani nubili perugine di recarsi nella chiesa ad esso consacrata per ammirarne l’effigie e fare caso al gioco di luci: se Costanzo sembra “fare l’occhiolino”, la ragazza convolerà a nozze entro l’anno, in caso contrario toccherà al suo fidanzato consolarla con il trocolo di San Costanzo, un dolce tipico a base di cedro candito, uvetta, pinoli e anice. Sembra che, in ogni caso, il protettore degli innamorati doni loro tanta “dolcezza”.

 
 

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