E l’eco rispose

Khaled Hosseini (Kabul, 4 marzo 1965) è uno scrittore afghano che vive negli Stati Uniti; ha pubblicato nel 2004 “Il cacciatore di aquiloni” e nel 2007 “Mille splendidi soli”, entrambi campioni di vendite. Nel 2013 è uscito il suo terzo romanzo “E l’eco rispose”, titolo tratto dall’opera di William Blake “Il canto della nutrice”. All’inizio del romanzo Sabur ed i suoi due figli Abdullah e Pari partono dal villaggio di Shadbagh per raggiungere Kabul. Ciò che accadrà al loro arrivo nella capitale afghana cambierà per sempre il destino delle loro vite e di tutti i personaggi del romanzo. Ogni capitolo del libro ha come protagonista un personaggio diverso, ma ogni storia è collegata all’altra per cui narrarne anche solo una potrebbe significare svelare la trama di un libro che non può non essere letto. Ogni capitolo è un pezzo necessario per completare il puzzle finale. “La famiglia è un tema ricorrente e centrale della mia narrativa. Il mio nuovo romanzo attraversa la storia di una famiglia lungo diverse generazioni, concentrandosi questa volta sul rapporto tra fratelli e sorelle, su come si amano, si feriscono e tradiscono, ma anche su come si stimano e si sacrificano l’uno per l’altro” ha affermato l’autore. Premetto che, a mio avviso, questo terzo romanzo non è come i primi due ma semplicemente perché “Il cacciatore di aquiloni” e “Mille splendidi soli” sono due dei romanzi più belli che abbia mai letto. “E l’eco rispose” non raggiunge gli stessi livelli ma vale la pena leggerlo di sicuro oltre che per la trama mai scontata, anche per il modo di scrivere di Hosseini, caratterizzato da una scrittura semplice ed emozionante che spinge sempre il lettore ad andare avanti. Voto:8!

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