Cannabis: “Droga Leggera”, ma anche Farmaco

La cannabis (chiamata anche canapa) è una pianta a fiore che insieme al luppolo costituisce la famiglia delle Cannabaceae. Le infiorescenze femminili essiccate vengono chiamate marijuana. La Cannabis, comunemente conosciuta come “droga leggera”, è in realtà sempre stata usata come pianta medicinale, soprattutto nell’antichità. Ancora oggi sono studiati i suoi effetti, le sue proprietà farmacologiche e le sue applicazioni. Una ricerca strutturata del 2001, conclude che la Cannabis sia efficace nel dolore neuropatico, spastico e nel trattamento del dolore tumorale. Molti componenti attivi di questa pianta esercitano effetti palliativi nei pazienti affetti da cancro attraverso la diminuzione del senso di nausea, del dolore e con la stimolazione dell’appetito. Secondo altri studi, che possono essere reperiti presso il Cancer Research Uk e il National Cancer Institute of the U.S., i cannabinoidi avrebbero in alcuni casi poteri inibitori nei confronti delle cellule tumorali. Secondo gli studi eseguiti su topi e ratti, la Cannabis sarebbe in grado di impedire la divisione cellulare, prevenire la crescita di nuovi vasi sanguigni nei tumori, ridurre il processo di metastasi attraverso il corpo e accelerare la depurazione delle cellule infette. Non sono stati effettuati veri e propri esperimenti clinici nei confronti dell’uomo, ma le ricerche si muovono in tal senso osservando che in molti casi, l’utilizzo di preparati a base di Cannabis, ha esercitato un’azione antineoplastica. Le grandi potenzialità di questa pianta sono ormai consolidate e certificate dalla scienza. In numerosi paesi del mondo è concesso il suo utilizzo per uso terapeutico. In Italia, nonostante la poca chiarezza e inorganicità della Legge, l’uso è consentito dal 2007. Nonostante le comprovate qualità farmaceutiche, la Cannabis continua ad essere vista come una mera droga, capace di assuefare e creare dipendenza. Un paese “vecchio” come quello dell’Italia difficilmente potrà appoggiare fondi per grosse ricerche sul campo. Proprio in questi giorni, invece, è giunta dalla Francia una notizia curiosa : un ospedale universitario di Nancy, nel nord-est del paese, sarebbe alla ricerca di “fumatori abituali” di spinelli, col fine di valutare gli effetti sul cervello e sulla psiche per l’utilizzo assiduo di Cannabis. La ricerca potrebbe rivelare dati inaspettati e potrebbe sfaldare il mito della Cannabis come “droga pericolosa, capace di creare danni irreversibili a livello neuronale”.

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