La Marca, comune sull’orlo del default, il 2013 anno da dimenticare
–“È innegabile” – ha affermato Gaetano La Marca del Comitato San Nicola Città Partecipata – “che abbiamo vissuto un 2013 di gestione pubblica sempre sull’orlo del collasso finanziario; abbiamo costatato sulla nostra pelle che le spese comunali sono cresciute a dismisura senza un alcun minimo miglioramento dei servizi e delle condizioni di vita della cittadinanza. Neppure il 2013 è stato proficuo per la difesa dell’ambiente ed in particolare della zona Lo Uttaro. Eppure il nostro Sindaco” – ha tenuto a sottolineare il Comitato – “fece il bel gesto di organizzare un Consiglio Comunale congiunto tra i comuni di San Nicola, Caserta, San Marco Evangelista e Maddaloni da cui scaturì l’impegno dei quattro comuni di organizzare un tavolo di concertazione comune per assumere decisioni sul tema della bonifica di Lo Uttaro; ma quel tavolo” – è l’amaro commento di La Marca – “come del resto altri tavoli, in un anno non è mai stato convocato! E la beffa è ancor più pesante perché scopriamo addirittura che San Nicola è fuori da tutti i circuiti di finanziamento di iniziative a favore della “Terra dei Fuochi” e ciò solo per incuria della nostra Amministrazione. Altro punto dolente è la manutenzione delle strade e del verde cittadino. È sotto gli occhi di tutti lo stato in cui versa il patrimonio delle nostre strade comunali; se continua così non potremo più circolare con le auto. Le fontane ed il verde che dovrebbero dare un certo decoro urbanistico alla città sono ormai pregiudicati irrimediabilmente per l’assenza totale di manutenzione. Che dire poi delle strutture pubbliche realizzate con mutui che gravano e graveranno ancora per anni sulle spalle dei contribuenti sannicolesi?” – denunzia pubblicamente il Comitato mettendo alle corde un’Amministrazione che non piace a nessuno e nessuno vuole – “Ci riferiamo alla piscina comunale, al teatro Plauto, ai campi da tennis di via Quasimodo. Per la piscina comunale è ancora lontana l’attivazione né si sa nulla al riguardo; il teatro Plauto è stato, invece, affidato ma a condizioni veramente vergognose. Apparentemente, il fitto annuale è di 40 mila euro, ma leggendo l’articolo 2 del contratto, si scopre che 25.000 euro sono per la pubblicità degli spettacoli che il gestore organizzerà; dei restanti 15.000 euro annui, per contratto, vanno detratte alcune spese di manutenzione che il gestore sosterrà. In poche parole, l’affitto di un teatro nuovissimo da 600 posti che costa ai cittadini 20 mila euro di mutuo al mese, rende alle casse comunali circa 1.000 euro al mese, più o meno quanto un appartamento di cinque stanze a San Nicola! Il più rilevante aumento dei costi di gestione è stato quello della gestione dei rifiuti urbani; dal 2011 ad oggi” – tiene a precisare con precisione il Comitato – “è aumentato, per ciascuno anno del 25% circa, passando da 3 milioni di euro all’anno del 2011, a 3,6 milioni di euro nel 2012 ed a 4,3 milioni di euro nel 2013, il tutto a fronte di un servizio che non è certamente migliorato! Nulla, comunque” – ha proseguito La Marca – “è stato fatto per arginare questi aumenti. L’Amministrazione si è limitata ad aumentare a carico dei cittadini il tributo che nel 2013 è lievitato del 50% rispetto al 2012! Forse una soluzione sarebbe un’isola ecologica, ma non se ne parla neppure . Lo scorso anno, un finanziamento della Comunità europea offriva 250.000 euro per i comuni che avevano intenzione di realizzare un’isola ecologica; ma la nostra Amministrazione se ne è disinteressata completamente. Altro schiaffo alle casse comunali è l’affitto dei locali del Servizio Anagrafe, pur avendo a disposizione un patrimonio immobiliare abbastanza vasto che per la stragrande maggioranza resta inutilizzato e fatiscente. Non si lesina affatto, però, la pratica di conferire con troppa facilità premi ed incarichi a funzionari e consulenti esterni con motivazioni che diventano troppo deboli in un momento di austerità per tutti noi “normali” cittadini. Gli incarichi ad avvocati vari non si contano: per pagare questi ed altri crediti, il nostro comune, ha contratto un prestito di circa cinque milioni di euro che i cittadini di San Nicola pagheranno per 30 anni e tutto ciò comporterà una riduzione sempre maggiore del capitolo di bilancio per la spesa corrente! Per quanto riguarda gli appalti affidati senza gara” – si avvia a conclusione La Marca che ha elencato una interminabile sfilza di inadempienze che avrebbero fatto portato altri amministratori a conclusioni drastiche – “troneggia su tutti l’affidamento per oltre due anni dell’incarico della raccolta rifiuti mediante una semplice ordinanza sindacale, per finire al caso della messa in opera di cartelloni pubblicitari sul territorio cittadino (che è costato un avviso di garanzia al Sindaco, ndr.) o della realizzazione di impianti fotovoltaici sugli edifici scolastici”.