Speranza per Caserta incalza il Sindaco Del Gaudio

Lo scorso 8 marzo è scaduto il termine, previsto dalla Legge Regionale n. 20 del 9 dicembre 2013 concernente “Misure straordinarie per la prevenzione e la lotta al fenomeno dell’abbandono e dei roghi di rifiuti”, entro il quale i comuni avrebbero dovuto “individuare ed accertare, tramite apposito registro, le aree pubbliche e private interessate dall'abbandono e rogo di rifiuti nell'ultimo quinquennio, avvalendosi tra l'altro dei rilievi effettuati e messi a disposizione dagli organismi amministrativi e di controllo competenti anche a seguito di segnalazioni di singoli cittadini ed associazioni” (art. 3 comma 2 della Legge sopra citata).
L’Amministrazione Del Gaudio, tra un Carnevale “in famiglia” ed metro di ZTL revocato, nonostante le sollecitazioni già giunte da attente associazioni come OsservAzione, si è dimenticata di comunicare ai cittadini casertani la nascita di tale registro oppure, ma siamo certi che non è così, non lo ha nemmeno istituito, dando ancora una volta prova di inefficienza su temi particolarmente cruciali. Nell’uno e nell’altro caso, sarebbe il momento di attivarsi, anche perché solo dopo la pubblicazione all’albo pretorio del registro, sarà possibile a tutti gli stakeholders produrre eventuali osservazioni, ai sensi dell’art. 3 comma 4 della stessa Legge Regionale.
Per fare chiarezza, i consiglieri comunali di Speranza per Caserta, Francesco Apperti e Maria Valentino, hanno depositato oggi una interrogazione a risposta scritta, nella quale tra l’altro si ricorda anche al Sindaco che “il Comune deve provvedere, in forma singola od associata, entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della legge stessa all'attivazione di siti di stoccaggio, debitamente autorizzati, dei rifiuti contenenti amianto da depositare in ambienti chiusi e protetti”.
Infine, Speranza per Caserta lancia un ulteriore “warning”: come si spiega che siano in atto ulteriori autorizzazioni per industrie insalubri in area Lo Uttaro, quando nelle aree vaste individuate dal Piano regionale di bonifica dei siti inquinati della Regione Campania (tra le quali è ovviamente inclusa Lo Uttaro), è vietato, dall’entrata in vigore della presente Legge Regionale, l'insediamento di nuove industrie insalubri di 1° classe, così come definite dal D.M. 5 settembre 1994?

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