“Sei di Pignataro Maggiore se..”
Da tempo impazza sul web il gruppo facebook “Sei di Pignataro Maggiore se..”, che, recentemente, è riuscito a raccogliere più di mille utenti. Nonostante nei tempi addietro la “Pro Loco” del comune dell’agro caleno avesse già contribuito a riscoprire le radici di questa comunità, tramite l’opera “Pignataro com’era”, l’avv. Laura Scialla (artefice dell’iniziativa) ha saputo coniugare i vecchi ricordi con le nuove generazioni. Spesso si sente parlare del web in accezione negativa, ma stavolta un’idea semplice e innovativa ha permesso a questo paese di recuperare ricordi e tradizioni con un semplice click. Dando un’occhiata al gruppo vi è chi ricorda i “detti antichi”, chi il commerciante “storico”, chi i giochi di un tempo (quando l’unica tecnologia era rappresentata dalla lavatrice), chi ridisegna la toponomastica locale individuando rioni e posti particolari, chi rammenta le vecchie comitive o le glorie calcistiche della squadra locale e così via.” Ho ideato il gruppo perché volevo che i pignataresi potessero, tutti insieme, condividere i ricordi del proprio passato e riscoprire così l'orgoglio e la voglia di appartenere a questa terra. Sono contenta e stupita. Non mi aspettavo che il numero degli iscritti, in quasi un mese, aumentasse vertiginosamente. Siamo arrivati a 1112!” commenta entusiasta l’avv. Laura Scialla. Questa iniziativa, inoltre, non risulta fine a se stessa e non rimarrà “chiusa” nello schermo di un pc. “Ho molte idee da realizzare con tutti. Grazie ad Aldo Iannarella ci sono già state due dirette radiofoniche sulla radio di Pignataro Maggiore, domenica 9 marzo abbiamo scattato la prima foto del gruppo in Piazza Umberto I, la prima di una lunga serie. Vorrei ricordare a tutti che a Pignataro c’è molto e quel molto può essere “vissuto” e “valorizzato”. Ringrazio tutti, dal più piccolo al più grande” chiosa così la fondatrice del gruppo.
Insomma in un periodo socialmente difficile, dove a far notizie sono i suicidi delle persone vittime di questa società o, riferendoci alla nostra realtà territoriale, i quintali di rifiuti tossici sotterrati quasi un po’ ovunque, vi è chi non si perde d’animo, chi difende e promuove, in maniera orgogliosa, la propria origine e la propria gente. Darwish disse che “un popolo senza memoria è un popolo senza futuro” ed effettivamente non vi può essere futuro senza avere radici solide. E i ricordi belli, come quelli di migliaia di pignataresi, sono delle radici difficili da estirpare.