No ad ulteriori discariche sul territorio sannicolese
“Siamo veramente giunti ad un punto di non ritorno e bisogna fare veramente una riflessione sui fatti che sono avvenuti negli ultimi anni e che continuano a ripresentarsi anche ora. Andiamo sempre più verso il baratro collettivo”. È quanto ha affermato la Segreteria del Comitato Cittadino San Nicola Città Partecipata alla vigilia del consiglio comunale aperto alla cittadinanza che si terrà oppi pomeriggio con inizio alle ore 18.30 presso l’Aula consiliare. “A dicembre la vicenda della New Ecology, ora quella della Soc D&M che per molti aspetti hanno il comune denominatore aggravante di trattare rifiuti pericolosi ai margini prossimi di insediamenti abitativi popolosi. Questi gli episodi più vicini nel tempo, ma bisogna ricordare sempre che oltre alle discariche preesistenti, sebbene chiuse: l’Ecologica Meridionale, Lo Uttaro e la Migliore Carolina, sul territorio attiguo alle nostre case ci sono ed operano da tempo altre 26 industrie insalubri che arrecano i loro danni giornalieri notevolissimi alla salute dei cittadini. Siamo coscienti” – hanno aggiunto – “però, che questa battaglia non può assolutamente essere sostenuta dalle deboli forze di uno sparuto numero di pensionati riuniti in Comitato Civico, perché sappiamo che sarebbe, come del resto è stato fino ad ora, una voce di chi grida nel deserto. Chiediamo, pertanto, a tutte le forze sane del territorio di interagire con noi al fine di rendere cosciente la cittadinanza del pericolo che corre. Ci riferiamo” – hanno sottolineato – “in prima persona ai medici di famiglia che sono i primi ad essere a contatto con chi contrae mali da cui non si guarisce, spronandoli a divulgare al massimo il pericolo a cui siamo soggetti e convincendo i più a chiedere una delocalizzazione di queste attività insalubri. Facciamo appello anche ai farmacisti della nostra zona di fare fronte comune per combattere soprattutto l’apatia della gente a convincersi di trovarsi in una situazione da ultima spiaggia. E poi ancora i sacerdoti delle nostre due parrocchie che attraverso le omelie domenicali dovrebbero costantemente richiamare tutti alla responsabilizzazione ed ai doveri che si hanno verso la propria salute e quella dei nostri figli, attraverso una gestione sana dei nostri territori. Una società, insomma, che attraverso i cardini delle sue attività promuova la coscienza della popolazione e di conseguenza l’autodifesa. Facciamo appello anche ai costruttori edili di San Nicola” – prosegue il Comitato – “che tanto nocumento hanno avuto e tuttora subiscono da una situazione di paura che allontana dal paese i possibili acquirenti dei loro manufatti. È possibile che neppure questi enormi interessi in ballo possano essere la molla per rimuovere situazioni del genere? E poi gli insegnanti, a scuola, dovrebbero avvertire le nuove generazioni del pericolo incombente a causa di scelte approssimative operate da pochi senza considerare il bene comune. Ecco auspichiamo la collaborazione di queste forze al fine di tenere sempre viva l’allerta verso i pericoli. Ed ancora la stampa locale ed i nostri giornalisti” – hanno concluso – “dovrebbero “martellare” con i loro richiami, usando l’informazione come mezzo per educare e responsabilizzare le masse. Infine i nostri rappresentanti comunali con in testa il sindaco che dovrebbero tutelare con più attenzione le sorti e la salute della gente lottando con tutti gli strumenti consentiti dalle leggi gli abusi che possano causare danni notevoli alla popolazione, senza creare conflittualità ma mettendo al primo posto il bene comune. Restiamo, comunque, fiduciosi sull’esito del Consiglio comunale di questo pomeriggio da cui dovrà uscire una ragionevole risposta a tutte le nostre preoccupazioni, altrimenti è la fine”.