Filiberto Imposimato incontra gli studenti
L'associazione “Libera”, attraverso i suoi membri rappresentativi, ha incontrato gli alunni delle classi V del 1° Circolo di Teano, forte l'emozione nell'ascoltare le storie di tante persone innocenti cadute sotto i colpi di “luridi” mafiosi. Presenti: Filiberto Imposimato, Renato Natale, Alessandra Tommasino, la consigliera Adele Passaretti , la Dirigente Scolastica, Antonietta Ragosta e tutte le docenti interessate. “Nessun odio e nessun perdono per gli assassini di mio padre”. Queste le parole di Filiberto Imposimato, figlio di Franco. Quando fu ucciso il papà in un agguato a Maddaloni, l´11 ottobre di 24 anni fa, aveva solo 7 anni. Giovane schivo e riservato, solo da pochi anni ha rotto il silenzio e si prodiga affinchè la sua denuncia contro la mafia sia una bandiera al servizio della società e delle nuove generazioni. Il papà fu eliminato da una connection mafia-camorra, in una sorta di vendetta trasversale nei confronti del fratello, l´allora giudice istruttore Ferdinando che stava indagando su Cosa nostra e la Banda della Magliana. Filiberto, agli alunni della Primaria, ha saputo trasmettere il suo stato d’animo per la perdita del caro papà e nello stesso tempo ha voluto trasmettere ai giovani alunni la forza della legalità come arma per sconfiggere le mafie. Toccante è stato il momento in cui ha donato alla scuola una raccolta di disegni del papà in bianco e nero ad inchiostro di china ed ha acceso un cero in memoria dei caduti di tutte le mafie. All’incontro è intervenuto anche uno dei più convinti attivisti dell’associazione “Libera”, impegnato nel recupero dei beni confiscati alle mafie a fini sociali, Renato Natale, il primo Sindaco di Casal di Principe ad aver posto come priorità assoluta la lotta ai clan. La sua è stata una brevissima gestione politica, spezzata poco dopo l'uccisione del parroco ed amico Don Giuseppe Diana, considerato oggi simbolo dell'anticamorra. Egli ha saputo portare alla discussione, non facile, tante verità cruente con un linguaggio semplice e con simpatia. Moderatrice dell’incontro, membro di “Libera” e del “Comitato Don Peppe Diana” impegnata su progetti di tutela ambientale, beni confiscati alla camorra, memoria delle vittime innocenti delle mafie, Alessandra Tommasino, cronista del Mattino. Alessandra Tommasino è riuscita, con la sua determinazione e la sua semplicità, a far arrivare un messaggio chiaro sulla relazione: Mafie = Uomini senza onore. Sono state le parole di estrema commozione della padrona di casa, la Dirigente Antonietta Ragosta a concludere il dibattito che ha visto uniti, in due ore intense di dialogo, oltre cento alunni di classi quinte. “Possiamo dire” – ha affermato la dirigente – “che la Scuola ha fatto centro, ha raggiunto, ancora una volta, attraverso la programmazione attenta dei docenti, uno dei tanti obiettivi che si era prefisso. Siamo riusciti ad aggiungere un tassello nel nostro percorso verso i diritti ,un percorso che sarà ancora lungo, ma ce la faremo!”.