Nell’inchiesta Black Land (Terra Nera) coinvolta anche Bellona
Spunta anche il nome della Ilside di Bellona Nell’inchiesta Black Land per il traffico illecito di rifiuti tra la Puglia e la Campania. C’è voluta la rivolta dei cittadini di Ordona (FG), con a capo l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Rocco Settimio Formoso, con il prefetto di Foggia la Dott.ssa Luisa Maria Latella, per far scattare i 14 arresti nell’ambito dell’operazione Black Land, compiuta dalla Direzione Investigativa Antimafia di Bari, dal comando provinciale dei Carabinieri di Foggia e dal Nucleo Operativo Ecologico di Bari. L’operazione ha ricostruito lo smaltimento illecito di rifiuti provenienti dalla Campania, più precisamente dalla province di Caserta, Avellino e Salerno, per un giro di affari che si aggirava intorno ai 10 milioni di euro, oltre al sequestro di beni del valore di 25 milioni di euro. Le indagini erano partite già dal marzo del 2013 a seguito delle dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone durante l'audizione che tenne con la commissione Antimafia. L'inchiesta "Black Land, ha svelato un giro di affari di 10 milioni di euro, per rifiuti occultati senza essere stati trattati. In manette sono finiti: Arminio Erminio, Cantarelli Gianluca, Caruso Francesco, Caruso Giuseppe, Ciaffa Gerio, De Nittis Giuseppe, Del Grosso Donato, Di Ieso Pasquale, Di Leno Francesco, Durante Claudio, Gammarota Giuseppe, Pelullo Francesco, Petronzi Donato, Zenga Giuseppe. I Carabinieri del Noe, del Comando provinciale di Foggia e della Dia di Bari, hanno accertato che i rifiuti venivano trasportati nei siti di stoccaggio della Sele Ambiente di Battipaglia, nel Salernitano, e della Ilside di Bellona e gestiti senza subire nessun trattamento prime di essere trasferiti nei terreni di un'area agricola di Ordona gestita dall'Edil C.