600 persone in preghiera contro l’aborto

Anche il Comitato casertano No194 è stato a Milano, sabato 12 aprile scorso, per partecipare al Corteo nazionale per l’abrogazione referendaria della legge 194. L’importante appuntamento, organizzato dal comitato No194, guidato a livello nazionale dall’avv. Pietro Guerini e dall’associazione “Ora et Labora in Difesa della Vita, guidata dall’infermiere Giorgio Celsi, ha visto scendere in piazza ed invadere le strade di Milano oltre 600 persone. Un corteo per dire un forte SI alla Vita e un NO fermo alla legge 194, legge iniqua e assassina che ha causato dalla sua entrata in vigore ad oggi almeno 6 milioni di bambini soppressi con l’aborto nel grembo materno. Legge che ci rende complici di questi delitti in quanto commessi nei nostri ospedali e pagati con i soldi delle nostre tasse. La manifestazione nazionale di sabato 12 aprile scorso a Milano è partita alle ore 15 da piazzale Cadorna ed è arrivata in serata a Porta Romana seguendo il percorso di foro Buonaparte , largo Cairoli ,via Cusani , via Broletto , piazza Cordusio , via Orefici , via Mazzini , piazza Missoni , corso Porta Romana. Moltissimi gli iscritti al movimento referendario ma tantissimi anche i passanti che lungo la strada si sono uniti al corteo. Il titolo dell’evento era ” NO194 :6 milioni di luci per l’abrogazione referendaria della legge 194 ” . Un’importante occasione di crescita e di visibilità per un’associazione pro life No194, che a Caserta ormai si è fatta conoscere per le “9 ore di preghiera per la vita” (che si tengono dalle ore 9 alle 18 il primo sabato dei mesi dispari all’esterno della clinica Sant’Anna), e per le ore di adorazione per la vita (che si tengono ogni primo sabato dei mesi pari all’interno della chiese Sant’Anna e Buon Pastore. “L’aborto e l’eutanasia – scrive papa Giovanni Paolo II nell’Evangelium Vitae – sono due crimini che nessuna legge umana può pretendere di legittimare. Leggi di questo tipo non solo non creano nessun obbligo per la coscienza ma sollevano piuttosto un grave e preciso obbligo di opporsi ad esse mediante obiezione di coscienza”. Al corteo nazionale del Comitato referendario No194 a Milano hanno partecipato 23 sezioni provinciali provenienti da tutta l’Italia: oltre a quella casertana, infatti, c’erano quelle di Aosta, Torino, Genova, Milano, Trento, Vicenza, Trieste, Piacenza, Firenze, Perugia, Ancona, Padova, Roma, Campobasso, Pescara, Potenza, Foggia, Cosenza, Catania e Cagliari. “L’appuntamento – hanno spiegato l’avv. Guerini e l’infermiere Giorgio Celsi, presidenti rispettivamente dell’associazione No194 e dell’associazione “Ora et Labora in Difesa della vita”, organizzatori dell’evento – è particolarmente significativo se si pensa ai 6 milioni di concepiti che non sono nati perché soppressi dall’entrata in vigore della legge 194. Un legge che d’altra parte non ha eliminato la piaga degli aborti clandestini che, solo in Italia sono oltre 30 mila all’anno. A dimostrazione del fatto che la legalizzazione dell’aborto non ha per nulla sconfitto la piaga della clandestinità, ma ha aggiunto ad essa, un altro male legalizzato. L’aborto, del resto non è privo di oneri per lo stato se si pensa che è gratis per le donne che devono abortire, ma costa anche 5 mila euro per i contribuenti. Il movimento referendario “No194″(diventato anche Associazione con oltre 25 mila iscritti, oltre ad avere referenti in tutta Italia, ha un proprio portale on line all’indirizzo www.no194.org. “L’ iniziativa – conclude il preside Mesolella – non è finalizzata alla sola denuncia del fenomeno dell’aborto o della legge 194/1978 che lo disciplina nel nostro ordinamento, ma è diretta alla revisione della stessa legge per via referendaria”. Il successo dell’iniziativa (in trent’anni non si era mai visto un corteo antiabortista sfilare per le strade di Milano) fa ben sperare per il futuro al punto che un altro corteo, anzi altri due cortei (uno al Nord ed un altro al Sud) nel prossimo mese di ottobre faranno ancora una volta sentire il loro grido di dolore contro l’aborto e a favore della vita.

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