Si presenta il libro “Da Pietrelcina, L’altro Padre Pio”

Avrà luogo sabato 10 maggio 2014, con inizio alle ore 19.30, presso la chiesa Santa Maria degli Angeli sita in Piazza parrocchia, la presentazione, da parte dell’autore Luigi Ferraiuolo, del libro “Da Pietrelcina, un altro Padre Pio”. L’opera è il frutto del lavoro del giornalista Luigi Ferraiuolo che per due stagioni televisive ha condotto il programma quotidiano “Da Pietrelcina, l’altro Padre Pio” su Tv2000 con la quale ci ha portato a conoscere i luoghi in cui ha vissuto padre Pio e gli ultimi testimoni viventi del Santo. L’autore, Luigi Ferraiuolo, giornalista, originario del Borgo medievale di Casertavecchia, ha scritto per Avvenire, Corriere della Sera/Corriere del Mezzogiorno, Il Mattino, Il Sole 24Ore, Famiglia Cristiana, Diario della Settimana, ha ideato L’Eco di Caserta ed è redattore di Tv2000. È componente della Giunta nazionale dell’Ucsi. Com’è diventato santo Padre Pio? E dove? Perché il suo paese natale, Pietrelcina, è tenuto nell’ombra? Perché il frate non riuscì a lasciare quel piccolo borgo fino all’età di quasi trent’anni (si ammalava ovunque andasse e guariva solo se vi ritornava)? Per anni in questa località del Beneventano il frate cappuccino ha combattuto il Demonio, sconfiggendolo sempre, anche se nessuno ne parla. Tutta la sua formazione, i trent’anni che lo hanno forgiato, sono inspiegabilmente dimenticati, come se non contassero nulla; mentre lì è la radice di tutto. Padre Pio è divenuto santo a Pietrelcina, un paese che è un luogo dell’anima, come ne esistono pochi in Italia e nel mondo, che nei vicoli del Castello, lungo la via del Rosario e all’ombra della cappellina dell’olmo di Piana Romana o della chiesetta di San Michele ispira a tutti serenità e pace, e anche gioia e stupore. Luigi Ferraiuolo ha condotto a Pietrelcina un’inchiesta serrata che gli ha permesso di ricostruire molti episodi inediti e di raccogliere testimonianze oculari mai prima d’ora documentate, come un Padre Pio rivoluzionario e democristiano; lo scontro con Giulio Andreotti e il successivo sostegno di quest’ultimo, anche per la santità; l’amore del frate per la scienza e la medicina; il no a De Gasperi per una riforma agraria demagogica; i numerosi vip che lo amano ancora oggi: da Massimo Giletti a Orietta Berti, Toto Cutugno, Antonio Bassolino e tanti altri.

 
 

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