“Costruzioni” d’arte

Dal 18 aprile al 20 luglio, al PAN di Napoli sono in mostra le opere di Andy Warhol, il padre della pop art, l’arte che doveva affrancarsi dai suoi luoghi d’elite e appartenere al popolo. Della stessa opinione è Nathan Sawaya, che in una recente intervista ha dichiarato “voglio che la mia arte sia accessibile a tutti”. Che tipo di artista sarà questo Sawaya?
È uno scultore, più particolarmente, crea sculture di Lego. Chi di noi da piccolo non ha fatto costruzioni con i famosi mattoncini colorati? Ebbene, quest’artista, ha trasformato la sua passione in un lungo e paziente lavoro creando delle vere e proprie opere d’arte, che nel gennaio di quest’anno sono state esposte al Discovery Times Square Museum di New York, con una mostra dal titolo “The art of Bricks”.
Tra i 180 lavori esposti appaiono numerose sculture di uomini, remake di opere d’arte come l’Urlo di Munch, il rifacimento del Monte Rushmore e qualche mappamondo, uno dei quali è stato donato all’ex-presidente U.S.A. Clinton. In media un’opera è formata da circa 20-25 mila pezzi, ovviamente a seconda della grandezza; una delle imprese più maestose è stata la composizione dello scheletro di un tyrannosaurus rex lungo circa sei metri! Insomma, un’arte che possono apprezzare davvero tutti.

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