Nuzzi propone al sindaco il servizio civico per i disoccupati
In queste ultime settimane l’Istat ha annunciato che un giovane su due è disoccupato, che il tasso di disoccupazione al Sud è pari al 40 per cento. Il premier Matteo Renzi è al lavoro per il “Jobs Act”, ma nei comuni cosa fanno in concreto i sindaci ? “La Giunta comunale e nella fattispecie l’assessore alle Finanze” – ha affermato il Consigliere comunale del Gruppo Misto di Opposizione Enrico Nuzzi – “nella preparazione del Bilancio Preventivo 2014 potrebbero mettere in campo il Servizio Civico per i disoccupati sannicolesi”. Ma che cos’è in pratica il “Servizio civico” abbiamo chiesto al Consigliere Nuzzi. “In pratica” – ci ha detto l’esponente politico già promotore di diverse iniziative per i disoccupati anche se nessuno di essi è stato preso in considerazione del Comune – “i cittadini che si trovano in condizione di particolare disagio economico e non e che abbiano prodotto nell’anno precedente un reddito familiare a 5.000 euro risultante dal modello ISEE 2007, e che non beneficiano di alcuna pensione di invalidità od altro, possono essere chiamati ad una prestazione d’opera che, comunque, non può superare i due mesi. In questo modo l’amministrazione comunale” – ha sottolineato Nuzzi – “invece di mortificare coloro che chiedono un sussidio economico al comune, gli offre un lavoro per due mesi, al termine del quale si chiama il nominativo successivo nella lista. La richiesta deve essere corredata dal modello ISEE, comprovante la situazione reddituale ed il certificato medico del richiedente attestante l’idoneità fisica a svolgere attività lavorativa. Per ogni nucleo familiare potrà fruire del servizio civico soltanto un componente. Al termine della presentazione delle domande, verrà successivamente stilata e resa pubblica una graduatoria sulla scorta delle condizioni socioeconomiche del richiedente, determinate dalla durata dallo stato di disoccupazione, dal numero di figli minori o studenti a carico, dal reddito percepito dal nucleo familiare nell’anno precedente la presentazione della domanda, dalla valutazione dello stato di bisogno. Ovviamente” – ha tenuto a precisare Nuzzi – “il conferimento dell’incarico di volontario del servizio civico non determina la costituzione di un rapporto di lavoro subordinato, né di carattere pubblico, né privato, né a tempo determinato, né indeterminato, dal momento che si tratta di attività volontarie a carattere meramente “occasionale", rese esclusivamente a favore della collettività. Il servizio” – ha, infine, concluso Nuzzi – “si articolerà in due ore al giorno per cinque giorni a settimana e potrebbero essere utilizzati come addetti alla attività tutela dell’ambiente, al servizio pulizie Casa Comunale e del Cimitero cittadino o qualsiasi altra attività”.