La Costa Rica mette ko anche l’Italia
“I sogni son desideri di felicità” cantava Cenerentola nell’omonimo cartone animato. Ma la cenerentola di cui stiamo parlando è viva e vegeta e si chiama Costa Rica. Anche gli uomini di Pinto, come la giovane orfana, hanno cominciato quest’avventura coltivando un sogno, quello di arrivare il più in fondo possibile, e ieri, a Recife, la nazionale costaricana ha conquistato la qualificazione agli ottavi di finale amplificando nei tifosi il desiderio di felicità. Non si può dire lo stesso dell’Italia di Prandelli, schierata tatticamente male e, tranne in qualche occasione, mai pericolosa per la compagine del centro-america. Senza voler togliere meriti e/o demeriti alle due squadre, non sarebbe tanto scorretto dire che anche l’arbitraggio, molto permissivo, del sig. Osses ha inciso sulla partita.
La partita comincia con l’Italia sugli scudi, gli azzurri in diverse circostanze riescono ad imporsi nella trequarti avversaria senza, però, mai rendersi effettivamente pericolosi. Il primo brivido per Navas si registra al 30°, quando Balotelli, imbeccato da uno strepitoso assist di Pirlo, aggancia male ma tenta lo stesso un pallonetto. Un minuto dopo sempre l’attaccante del Milan viene servito al limite dell’aria e scaglia un violentissimo destro al quale il portiere costaricano riesce ad opporsi egregiamente. Il primo tempo sta quasi per scadere quando la Costa Rica in due minuti riesce a rendersi pericolosa e a trovare il vantaggio. Al 43°, in una rapida azione di contropiede, viene servito Campbell che trova l’ostruzione (forse irregolare) di Chiellini il quale, a sua volta, un minuto dopo si perde Ruiz che trafigge Buffon su cross di Diaz. Nel secondo tempo Prandelli schiera un’Italia più offensiva passando al 4-2-3-1. Gli azzurri riescono a schiacciare in difesa i costaricani ma risultano molto lenti nel palleggio e poco concreti nel terminale d’attacco. Eccezion fatta per una staffilata di Darmian ed un clamoroso errore del neo entrato Insigne la squadra non riesce a centrare il pareggio. La Costa Rica nel frattempo tenta di chiudere la partita con i guizzi di Urena e Brenes, sfruttando l’assetto tattico sbilanciato degli avversari. L’Italia chiude la partita in attacco ma il fischio finale dell’arbitro interrompe ogni speranza di riagguantare il pareggio.
Che il girone D fosse uno dei più difficili era fatto già risaputo fin dal sorteggio. Ci si attendeva una sfida a tre tra Italia, Inghilterra e Uruguay ma la Costa Rica, a dispetto di ogni pronostico, ha complicato il cammino delle tre nazionali. Martedì ci sarà la sfida che decreterà la seconda vincitrice del girone e se l’Uruguay dovesse giocare con l’intensità ed il cuore di venerdì per gli azzurri si prospetta una partita molto difficile, sia sotto l’aspetto tattico che psicologico. Indubbiamente Prandelli dovrà rivedere delle cose perché un’Italia così spenta ha poche speranze in un mondiale in cui le motivazioni contano più di tutto (le lacrime di Suarez ne sono una dimostrazione). La nostra nazionale vanta illustri senatori, speriamo che la loro esperienza possa rivelarsi fondamentale per proseguire il nostro sogno, un sogno tutto azzurro.