Sealand: il vero Stato più piccolo al mondo

Per chi avesse certezza che le Nazioni più piccole al mondo siano Andorra, San Marino o qualche sperduto atollo della Micronesia, la nozione è da rivedere. Geografia e storia contemporanea hanno complottato al limite dell’assurdo e bisogna accettarne il risultato: lo Stato più piccolo al mondo è il Principato di Sealand, situato in acque territoriali britanniche, a dieci chilometri dalle coste del Suffolk, Inghilterra. Sealand non è un’isola, né un atollo, né un istmo: è una piattaforma artificiale, per l’esattezza la HM Fort Roughs, una delle fortezze di Maunsell, installate dagli Inglesi durante la Seconda Guerra Mondiale come avamposti marittimi di difesa dai Tedeschi. Nel 1942 gli Inglesi fecero inabissare la parte inferiore della chiatta, allagandola, mentre la parte superiore restò emersa ed è quanto oggi corrisponde al Principato: in parole essenziali, il tronco emerso delle due torri-colonne e il ponte della piattaforma. Nel 1966 inizia la vera pagina contemporanea per Sealand: occupato da Paddy Roy Bates, cittadino britannico alle prese con dei guai legali causati dalla propria radio pirata, Bates il 2 settembre 1967 lo proclamò Stato indipendente e ne assunse, evento non da poco, la dignità principesca. Poi avvenne di tutto: in una trasferta “estera” del capo di Stato, il suo Primo ministro Achenbach tentò di usurpare Bates, trattenendo suo figlio Michael e sferrando un piano di conquista. Ma l’operazione fallì, Bates accusò Achenbach di tradimento contro Sealand e lo ridusse a prigioniero di guerra, in sostanza lo trattenne nell’unico edificio presente sulla Fort Roughs. La Germania, data la cittadinanza tedesca di Achenbach, dovette inviare dei diplomatici per ottenere il rilascio di Achenbach. In seguito Sealand è diventato il paradiso del web hosting, non più soltanto piattaforma marittima, ma anche virtuale, rifugio per tutti quei siti ritenuti al limite della legalità (vi trovò asilo anche Napster). Attualmente, assicurarsi la dignità di lord o di contessa del Principato è semplicissimo: basta acquistare le relative cariche nobiliari su Internet, per divenire collaboratori del principe Michael (il padre Paddy è mancato nel 2012, a novantuno anni, causa Alzheimer). E guai ad insinuare che Sealand sia soltanto una macchinazione strategica di carattere pseudo – politico o un territorio da cavilli giurisdizionali: a Sealand si valorizza lo sport, tramite una rappresentativa di calciatori che partecipa regolarmente alle competizioni dell’NF Board, il Comitato Sportivo delle Nazionali non (ancora)affiliate alla Fifa. Il tutto, attraverso dei passaporti rilasciati ad atleti di nazionalità diverse, a causa di una ragione strettamente demografica: la popolazione che vive sulla piattaforma è di cinque abitanti.

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