Il comune chiarisce che le case sequestrate vanno vendute solo ai residenti

Lo scorso 3 luglio 2014 era apparo su un quotidiano a tiratura nazionale un articolo dal titolo “Quelle case sequestrate ma bloccate dal comune”. L’articolo in questione riportava che “…. C’è un palazzo in via Pasolini a San Nicola La Strada che una società sequestrata da parte dei giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere e, di fatto, in mano all’amministratore giudiziario, non può vendere agli acquirenti perché il Consiglio comunale di San Nicola non discute dei vincoli restrittivi a cui è sottoposto l’immobile. Basterebbe una semplice discussione che non si concretizza mai in Comune, nell’ambito del consiglio comunale per svincolare i beni. Così, con il passare del tempo, potrebbe essere svalutata una proprietà che ha valore di ben cinque milioni di euro. In sostanza, dopo la richiesta all’ufficio tecnico inoltrata dalla società immobiliare di cambio di destinazione d’uso degli appartamenti del palazzo – da uffici ad abitazioni – e il silenzio dell’amministrazione sul punto, c’è stata persino una sentenza del Tar Campania, sezione Ottava, del 23 gennaio 2013 che aveva ritenuto illegittima l’inerzia del Comune e ingiustificata la sua volontà di non concludere il procedimento”. In merito a quanto erroneamente scritto, il Comune di San Nicola la Strada ha diffuso la seguente smentita: “…. L'Amministrazione Comunale  di San Nicola la Strada, nella seduta di Consiglio Comunale del 10 giugno 2014 ha politicamente ritenuto di confermare in toto i requisiti previsti nella precedente delibera di Consiglio n. 47 del 3.12.2012 afferente  l'atto di convenzione per le modifiche  inerenti il cambio di destinazione d'uso come previsto dalla L.R. n. 19/2009 modificata ed integrata con la legge n. 1/2011, che prevedeva e tuttora prevede,  la vendita degli alloggi a coppie di cittadini residenti nel Comune di San Nicola la Strada”.

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