Non è bastardo il cane ma il padrone che l’abbandona

Ogni anno, in estate, ritorna il problema: l’abbandono dei cani da parte dei loro padroni. Ciò denota crudeltà e disamore verso i fedeli amici dell’uomo. E’ un annoso problema che si ripresenta lungo le strade: cani randagi spesso vittime di incidenti automobilistici restano al suolo tra l’indifferenza dei passanti; altri transitano a frotte e aggrediscono sconosciuti che tentano di difendersi gridando o minacciandoli. Nelle ore notturne si notano, presso i cassonetti ricolmi dei rifiuti delle pizzerie e dei ristoranti, cani costretti a cercare cibo per attutire i morsi della fame. Spesso si ascolta in giro che alcune associazioni si stanno attivando assumendo misure restrittive, per promuovere una campagna contro quelle persone che, per recarsi in vacanza, lasciano i loro “amici” nel più completo abbandono dimenticando l’affetto che essi hanno dimostrato durante l’intero anno. Ma i risultati quando si ottengono? Il vero bastardo è colui che abbandona un essere indifeso il quale, spesso, sacrifica se stesso o mostra tutto il suo dolore quando il padrone lascia questa vita. Famoso è il dipinto che rappresenta i funerali del grande pianista Franz Listz  dove, assieme a pochi amici, si nota il suo fedele cagnolino che accompagna il padrone all’ultima dimora. Un gesto di incommensurabile affetto!

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