Roberto Baldini intervista Antonio De Cristofaro

Innanzitutto parlaci un po’ di te, raccontaci qualcosa… Che libro si trova, in questo momento, sul tuo comodino?
Io sono un insegnante con la passione della lettura, leggo di tutto principalmente narrativa classica e moderna. Attualmente sto leggendo diversi libri, leggo sempre più spesso libri di autori nuovi perché mi piaci recensirli. Comunque, quello che leggendo in questo periodo di un autore oramai affermato si intitola:”L’americana”, e lui è Don De Lillo.
Da dove trovi l’ispirazione per  scrivere?
Beh, l’ispirazione mi viene dalla voglia di mettere per iscritto le storie che in un certo qual modo hanno attraversato la mia vita reale e fantastica. Io mi considero un grande sognatore ad occhi aperti!
Cosa hai provato quando hai preso in mano il tuo libro la prima volta, realizzando di avercela fatta?
Quando ho avuto tra le mani il primo libro che ho pubblicato, in verità si trattava di un lungo racconto di tenore semiautobiografico, ho provato una grande trepidazione. Consapevole che da quel momento mi ero messo alla prova, palesando a tutti quelli che mi avrebbero letto la mia indole, mettendo a nudo la mia anima. Conscio di attraversare un terreno minato, dove ad ogni passo potevo saltare su di una mina sotto forma di una critica feroce ed indesiderata, senza sapere se fossi stato in grado di fronteggiarla e di accettarla di buon grado, alla luce del mio carattere piuttosto permaloso ed irruento.
La tua reazione alla prima dedica?
Nel momento in cui ho avuto tra le mani la prima copia del mio racconto con la richiesta di una dedica ero così emozionato che la mano mi tremava, la calligrafia era quasi illeggibile ed ho anche commesso un errore di ortografia! Pensa che disastro! Ancora oggi mi trovo spesso in difficoltà quando devo scrivere una dedica su di un mio libro!
Il tuo rituale dopo avere finito scrivere un libro?
Scrivo la data sulla mia agenda e poi per un po’ me ne dimentico, non voglio rileggerlo né riprenderlo in mano per una revisione  se non dopo un lungo lasso di tempo. La gestazione e la stesura di un mio romanzo mi lascia completamente prostrato. E’ come l’ascesa di una montagna difficilissima da scalare, dopo quell’impresa sento il bisogno di lasciare riposare il mio cervello, l’intero mio essere, poiché la mia scrittura nasce dal profondo della mia anima, vivo profondamente ciò che metto sul foglio bianco!
Scrivere è uno sfogo o una magia?
Secondo me scrivere è entrambe le cose: è uno sfogo alla mia passione ed alla volontà di raccontare ciò che la mia fantasia mi suggerisce. E’ una magia quando lo vedo trasformato in un oggetto vivo e quasi palpitante che è la prima copia del libro che mi trovo magicamente tra le mani!
Social network, maledizione o fonte di opportunità?
Per me il social network è una fonte di opportunità, certo, stancante ed a volte deludente ma, rimane la meno costosa e quella che ti permette  di entrare in contatto più facilmente con persone che altrimenti non avresti mai conosciuto.
Quale è il libro che ti evoca bei ricordi? Ed uno che vorresti dimenticare?
Ce ne sono tanti di libri che mi evocano bei ricordi, ho letto veramente tanti libri nella mia lunga vita per rispondere con certezza a questa domanda. Ecco, ritornando molto indietro nel tempo credo di poter affermare con una certa sicurezza che un romanzo che mi colpì molto fu:”La ragazza di Bube”, di Carlo Cassola. Quello che vorrei dimenticare, perché ne rimasi deluso visto la mia grande considerazione per l’autore è senz’altro:”Baudolino”, di Umberto Eco.
Dove si può acquistare il tuo ultimo romanzo “Giada?”
In prima battuta il mio ultimo libro si può acquistare online sul sito della casa editrice: David and Matthaus, poi su tutti i siti in rete che vendono libri, come: IBS, Amazon, e tutti quelli  delle case editrici presenti in rete.
Da ultimo, ma non meno importante, in qualsiasi libreria, ovviamente, basta che si sia disposti a cercare quella giusta ed attendere i tempi di consegna, in genere non più di due o tre giorni.
Credo di avere risposto esaurientemente a tutte le domande, o almeno così spero, non mi resta che salutare tutti i potenziali lettori del mio romanzo “Giada” che spero, dopo questa intervista, siano tantissimi!

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