Bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki

Il 6 e 9 agosto 1945 avvennero due terribili attacchi nucleari in Giappone. Sono ormai le ultime battute della Seconda guerra mondiale, gli USA si stanno vendicando dell’attacco subito quattro anni prima a Pearl Harbor e lo fanno in una maniera terribile. Alle 8:16 della mattina del 6 agosto una bomba atomica – in codice Little Boy – viene sganciata dal B-29 statunitense Enola Gay sulla città di Hiroshima. La bomba esplose ad un’altitudine di 576 metri con una potenza pari a 12.500 tonnellate di TNT uccidendo sul colpo 80.000 persone e altre 60.000 entro la fine dell’anno per gli effetti del fallout nucleare. Appena tre giorni dopo, un’altra bomba – Fat Man – viene sganciata dal B-29 Bockscar su Nagasaki alle 11:02 di mattina. Essa esplose a 469 metri con una potenza pari a 22.000 tonnellate di TNT uccidendo sul colpo e per le radiazioni circa 80.000 persone e ferendone altrettante. Tali attacchi portarono alla resa del Giappone e consacrarono gli USA a superpotenza mondiale. L’obiettivo era stato raggiunto. Ma chi prese questa terribile decisione e perché?
Il presidente degli Stati Uniti d’America Harry Truman, dopo la morte del suo predecessore F. D. Roosevelt, venne a conoscenza del Progetto Manhattan teso a costruire un ordigno atomico prima che lo avessero fatto gli scienziati del Programma Nucleare Tedesco consegnando a Hitler uno strumento annientatore. Quando quest’arma di distruzione di massa fu completata Truman decise di utilizzarla contro il Giappone nel caso in cui avesse rifiutato le condizioni della resa contenute nella Dichiarazione di Potsdam del 26 luglio 1945. In questo documento non era fatto minimamente cenno all’eventuale attacco nucleare, gli Stati uniti si stavano vendicando infatti della mancata dichiarazione di guerra del 1941. I nipponici ignari rifiutarono così la resa decretando non solo la loro sconfitta  ma anche la distruzione del loro paese.
Gli obiettivi scelti furono Hiroshima, città di grande importanza militare ed industriale, e Kokura che però non fu raggiunta per mancanza di carburante così la bomba fu dirottata su Nagasaki. I dibattiti su questa decisione continuano ormai da quasi settant’anni ma è ancora difficile spiegare come sia possibile che il desiderio di rivincita possa offuscare il rispetto per l’umanità.
I superstiti del bombardamento furono chiamati hibakuska (persona esposta alla bomba). Essi, insieme ai soccorritori, divennero il nucleo del pacifismo nipponico e i paladini dell’abolizione delle armi nucleari.
Anche noi, come loro, non dovremmo mai più permettere che succedano in futuro eventi così disumani e catastrofici. Per questo è importante conoscere la nostra storia e le conseguenze delle azioni del singolo sull’umanità.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post