Oltre i limiti della colonna Alfredo Bucciero e le tecniche innovative di neurochirurgia

Castel Volturno (CE) – Un caso disperato quello della dodicenne V. V. di C. sono proprio i genitori della piccola a raccontare il loro calvario iniziato all' incirca quattro anni fa. La loro primogenita aveva otto anni quando ha iniziato ad avere difficoltà nella deambulazione ed un evidente alterazione della postura. In un centro ospedaliero universitario le hanno diagnosticato una grave scoliosi, e le viene proposto di applicare un busto gessato dietro pagamento di 1000 euro, per cui i genitori delusi dal S.S.N. hanno richiesto altri pareri specialistici, che hanno poi condotto alla vera diagnosi. Inizia quindi il calvario dei consulti neurochirurgici ed ortopedici. La bambina viene inizialmente visitata da diversi specialisti campani, i quali consigliano di andare al nord o addirittura all' estero, non avendo capito nulla del caso. Uno di essi rilascia al termine della visita,che è consistita nel guardare le lastre una ricetta bianca sbarrata,dicendo loro di ritornare a settembre,di procrastinare l operazione e di far terminare l anno scolastico, il periodo di questo episodio è maggio,l anno scolastico è ormai al termine.I genitori sempre piu scoraggiati decidono di recarsi in Francia,ma anche li una grande delusione. Quest ultimi non sanno piu cosa fare e a chi rivolgersi;la loro figlia è da mesi allettata per evitate ulteriori danni alla colonna. Mentre tutto sembrava irrisolvibile e completamente spaesati giungono al dottor Alfredo Bucciero primario del reparto di neurochirurgia di una nota clinica il quale esprime la vera diagnosi,spondiloptosi di L5. La v vertebra lombare, per un raro difetto congenito,ha cioè perso ogni rapporto con il sacro,scivolando nel bacino e trascinando con sé la colonna vertebrale e le radici nervose dirette agli arti. La terapia è solo chirurgica e necessita per la sua complessità di essere effettuata in centri di alta specialità da chirurghi di prim ordine. Senza indugi,invita a far ricoverare la bambina presso il suo reparto per operarla al più presto. I genitori entusiasti e colpiti dall' umiltà e decisione di questo medico accettano e la piccola V. viene operata nel mese di giugno u.s. L intervento dura circa sette ore e riesce perfettamente; mediante una delicata procedura di decompressione e di trazione vertebrale con un sistema di viti e barre in titanio impiantato nella colonna lombosacrale, la vertebra dislocata viene riallineata completamente, l’intera spina dorsale assume una curvatura regolare e le radici nervose vengono ad essere collocate nella loro normale sede. Le funzioni neurologiche degli arti inferiori della piccola paziente iniziano così un progressivo recupero anche in virtù di un appropriato ed intensivo programma riabilitativo postoperatorio. Oggi i genitori della bambina sono ovviamente felici."Siamo grati al dottore Bucciero per quello che ha fatto". Ha innanzitutto eseguito brillantemente un intervento che molti ci avevano sconsigliato per i gravi rischi, per le gambe e per la vita stessa, che avrebbe potuto comportare. Ha inoltre seguito costantemente nostra figlia nel decorso postoperatorio, ci ha evitato l’ennesimo viaggio della speranza. Oggigiorno si parla tanto di eccellenze mediche, ma la realtà è che spesso in Campania esse non hanno il giusto rilievo, per cui ci si rivolge frequentemente altrove, causando incremento della spesa sanitaria regionale e facendo perdere tempo ed energie ai pazienti e alle loro famiglie, aggravando la situazione. Stiamo raccontando la nostra esperienza, nostra figlia cammina correttamente è ormai una bambina normale, tornerà a scuola e potrà saltare e correre serenamente con le sue coetanee, ma più di tutto può e possiamo guardare con serenità al suo futuro. Si parla tanto di malasanità ma non si pubblicizzano mai i casi di Buona sanità. Questi sono i motivi che ci hanno indotto, pubblicizzare la nostra vicenda, al di là dei risvolti che appartengono unicamente alla nostra vita privata. Noi non vorremmo che altri vivessero la nostra situazione, tutti devono sapere che in Campania più precisamente a Napoli c è questo grande medico ma sopratutto un grande uomo. Le conclusioni che tutti noi possiamo trarre sono ovvie: diamo ai nostri chirurghi l’importanza che meritano, ma stimoliamo anche coloro che hanno funzioni di responsabilità nel campo sanitario a fornire ai reparti specialistici personale idoneo e mezzi adeguati, affinché si possa reggere sempre più il confronto con le strutture extraregionali.

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