Sesto flop del consiglio comunale di 1^ convocazione

Per l’ennesima volta, siamo giunti a quota sei, il Consiglio comunale di prima convocazione è stato disertato dal tutti i consiglieri comunali della maggioranza di destra del Sindaco Pasquale Delli Paoli, ivi compresi gli assessori, mentre gli otto della minoranza erano tutti presenti in aula pronti a contestare vibratamente contro gli aumenti previsti dall’Esecutivo. Si sarebbe dovuto tenere ieri mattina, lunedì, con inizio alle ore 9.00, la seduta in prima convocazione del consiglio comunale convocata dal Presidente Luca Paradiso, mentre in seconda convocazione si terrà domani sera, martedì, 16 settembre 2014, con inizio alle ore 19.00. Tre gli argomenti all’ordine del giorno: su “Addizionale Comunale all'Irpef – Determinazione aliquota anno 2014” e “IMU e TARI – Approvazione Aliquote e Tariffe per l’anno 2014”, sulle quali relazionerà il sindaco Pasquale Delli Paoli. Il presidente del consiglio comunale Luca Paradiso illustrerà, poi, il terzo argomento “Comunicazione variazione commissioni consiliari”. L’Esecutivo vuole aumentare l’IRPEF dallo 0,6 per mille allo 0,8 per mille, mentre l’IMU sulla seconda casa passerà dal 7,6 al 9,60 per cento. A questo punto, scaduto il termine del 10 settembre, mentre la Tasi sarà pagata dai contribuenti sannicolesi a dicembre in unica soluzione nella misura minima dell’1 x mille (l’amministrazione, per chiari e noti problemi di bilancio, aveva proposto prima il 2,5 e poi il 2), tutto è ancora possibile per gli altri due balzelli. “La mancata approvazione dell’aliquota Tasi” – ha detto il primo cittadino Pasquale Delli Paoli – “ha di fatto creato un mancato introito per il comune di circa 850.000 euro. Squilibrio finanziario che ho voluto precisare a chiare lettere prima della votazione (nel consiglio comunale precedente, ndr.): le conseguenze potrebbero causare la non approvazione del bilancio preventivo con alle porte il commissariamento dell'Ente. Che rappresenterebbe una vera e propria iattura per il nostro comune. Ho precisato, inoltre, che si è stati costretti a proporre la TASI in misura superiore al minimo per il semplice fatto che con tali entrate si sarebbero garantiti determinati servizi per i cittadini, fermo restando quanto già l'amministrazione ha messo in campo per il recupero degli elusori ed evasori. In questi giorni “ – ha proseguito il primo cittadino – “comunque, i responsabili di funzione, su direttive della maggioranza, sono nel rivedere i capitoli di spesa e di entrata. La motivazione opposta dal consigliere Schiavo verteva sul fatto di non condividere la proposta della maggioranza sulle aliquote Tasi al 2 x mille, ritenendole vessatorie nei confronti dei cittadini già abbondantemente tassati. Mi chiedo e chiedo a quanti si impegnano in politica: quale sindaco, quale amministratore vorrebbe aumentare le tasse, specialmente in questo congiunturale periodo storico? Ad alcune accuse mossemi sulla mia incapacità di poter governare l'ente comune-azienda, voglio solo dire, senza alcuna vis polemica, che sto facendo il dovere di capo azienda, il quale, prima di fare spese, verifica se ci sono le risorse finanziarie. Che, prima di fare proclami, si accerta della relativa copertura finanziaria. Che si preoccuperà fino in fondo di onorare il proprio ruolo!”

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