Liberare la Grande Bellezza!
Domenica di festa e di orgoglio partenopeo, quella del 28 settembre per il Cleaning Day: la giornata internazionale antigraffiti. Per l’occasione le Associazioni: Corpo di Napoli, Comitato Portosalvo e le guardie ambientali di Base Condor, si sono unite per ripulire Piazza San Gaetano, oltre che dai graffiti che oltraggiavano da anni il Santuario ed il monumento dedicati a San Gaetano, anche dai “resti” di una occasionale manifestazione musicale che, tenutasi la sera precedente, ha lasciato ovunque bottiglie rotte e cartacce di ogni genere, non solo nella storica piazza ma anche sulla scala monumentale della Basilica di San Paolo Maggiore.
La manifestazione delle Associazioni del centro Storico, quindi, è stata indetta per sensibilizzare i residenti ed i visitatori anche stranieri e che arrivano a centinaia di migliaia nel Centro Antico, sul valore del sito e sulla vivibilità che bisogna tutelare in ogni momento della giornata. Le ataviche carenze in fatto di controlli costanti e la perdurante presenza nella zona di cassonetti sempre pieni di rifiuti, perché nel cuore del Sito UNESCO non è stata mai avviata la raccolta differenziata, non solo danneggiano l’immagine nel Mondo della Città ma influiscono negativamente sui comportamenti delle persone che qui vivono o lavorano ed anche, paradossalmente, su quelli dei turisti!
Lo scopo dell’Associazione Corpo di Napoli, dichiara il Presidente Gabriele Casillo, è quello di avviare un percorso virtuoso per la tutela e la valorizzazione di questa importante piazza, già Agorà alle origine greche di Neapolis; Foro in epoca romana e sempre centro politico, religioso e culturale nei millenni seguenti, fino al 1860, perché centro della Capitale del Regno delle Due Sicilie. Pensiamo di chiederne l’affidamento alle istituzioni preposte, così come viene già fatto in altre realtà, nel principio della sussidarietà che muove la nostra organizzazione e che, con la collaborazione di tanti residenti e di altre Associazioni che perseguono le stesse finalità, potrà garantire la cura e l’amore che questo luogo merita.
Contestualmente abbiamo segnalato il grave sconcio che da troppi anni caratterizza Via Duomo, in modo particolare la storica Piazza Museo Filangieri dove insiste un indecoroso parcheggio per le auto degli operai della vicina costruenda stazione della Metropolitana e chenasconde ed offende il rinascimentale Palazzo Cuomo; spezza l’arteria che conduce alla Cattedrale ed ingenera ingorghi incontrollati al transito di autobus di linea e turistici autorizzati, stante l’inizio della contestatissima ZTL.
Sempre in questa piazza “scippata” alla cittadinanza, si affaccia l’antica chiesa di San Severo al Pendino, importante e rivitalizzato centro culturale di proprietà comunale, chiuso al pubblico da alcuni mesi perché “coinvolto” inspiegabilmente, nella “psicosi pubblica” derivata dalla tragedia della Galleria Umberto dove, a causa di un cedimento, ha tragicamente perso la vita un giovanissimo napoletano. La chiesa non mostra nessun segno di pericolo e lavori di messa in sicurezza sono già stati effettuati sui contigui edifici; questi si a rischio di distacco di intonaci, ma già messi in sicurezza e riportati alla loro abituale destinazione d’uso. Perché, allora solo la chiesa di San Severo resta ancora chiusa?
Una città come Napoli, unica nel Mondo per la “grande bellezza” che ha ricevuto per dono divino e coltivata con Amore dalle generazioni passate, merita di più e di meglio: basta solo un poco di interesse reale per il grande patrimonio lasciatoci in eredità dai nostri predecessori e un minimo di rispetto per l’ambiente, anche urbano, per migliorarne il decoro e per stimolare comportamenti virtuosi soprattutto nelle giovani generazioni.
Noi siamo pronti a questa sfida; ci auguriamo che chi deve ci ascolti e che altri seguano il nostro esempio!