Protesta all’aumento del 50 % della tariffa idrica
Il comitato cittadino “San Nicola la Strada Città Partecipata” ha già in precedenza fatto notare le incongruenze per le bollette idriche pervenute alla cittadinanza nel 2014 e di pertinenza degli anni 2012 e 2013 per i quali indistintamente è stata applicata la tariffa maggiore (0,41 euro a mc.) senza tenere conto che il costo del servizio doveva essere diversificato (0,40 al mc. per il 2012 e 0,41 per il 2013). “Ma cosa ha previsto questa amministrazione in merito alle tariffe idriche per il corrente anno 2014?”, è quanto si chiede la Segreteria del Comitato in una nota nella quale accusa l’Ente di aver aumentato indebitamente le tariffe idriche del 2014. “Nulla di straordinario se non incrementare e, non di poco, le tariffe oltre che i tributi per tutti i cittadini. Certamente la spasmodica ricerca di danaro fresco al fine di tenere a galla questa sparuta maggioranza non lesina grattacapi economici agli ignavi cittadini sannicolesi che pedissequamente pagano senza opporre resistenza, oppure non pagano perché diventano per scelta o necessità evasori. Nella delibera di giunta comunale nr. 26 del 12/04/2012 ……….omissis si legge testualmente che “… dall’analisi economica del servizio, la tariffa così determinata porterebbe la copertura del costo del servizio al 100%”. Da ciò si evincerebbe che, con l’applicazione della tariffa di 0,40 al mc. il comune, già nel lontano 2012, soddisfaceva le esigenze economiche del servizio idrico. Il modico aumento di 1 centesimo al mc. nell’anno 2013, è passato inosservato ai più, ma quest’anno ?” – ha aggiunto il Comitato – “La delibera di giunta comunale nr. 67/2014 prevede, nella proposta, l’incremento della tariffa del servizio idrico del 50% spostando il canone da 0,41 a 0,60 al mc. oltre IVA. Una proposta di delibera abbastanza scarna, senza motivazioni a sostegno da parte del responsabile del servizio che possa chiarire l’arcano di una così esorbitante richiesta di aumento (si consideri bene che trattasi di un incremento del 50%). Veramente siamo in presenza di un’amministrazione altamente vessatoria nei confronti di chi paga queste utenze” – ha sottolineato il Comitato – “Al di là del discorso economico, comunque, vorremmo evidenziare a chi ci governa le continue ed insistenti proteste dei cittadini di diversi quartieri della città riguardo alla qualità dell’acqua erogata dai rubinetti di casa. Ci sono diverse proteste trasmesse al comando di polizia municipale per il tipo di liquido che scorre dai rubinetti (acqua non limpida di colorito tendente allo scuro; e non abbiamo notizie certe della sua potabilità). La domanda allora sorge spontanea: essendo il servizio idrico già coperto dal 2012 al 100% dalla tariffa imposta ai cittadini (0,40 al mc.), perché senza nessuna spiegazione in delibera, si è incrementato il costo del 50%? Inoltre vorremmo ricordare a questa amministrazione che le condotte comunali sono vetuste per non dire pericolose e composte in alcuni tratti di materiali inidonei; vi sono frequenti rotture dei tubi con perdite di acqua sia verso la superficie che in profondità. Probabilmente” – fa notare la Segreteria del Comitato – “ a causa di queste perdite presumibilmente eccessive, il consumo idrico annuale della cittadinanza è inferiore rispetto alla quantità di consumo conteggiata dall’acquedotto campano . (Non ci sono d’altronde, in delibera, riscontri in merito al rapporto consumo totale cittadino/costi complessivi sostenuti). Quindi” – conclude il Comitato – “è molto più semplice ed economico incrementare le tariffe che non sistemare le conduttore obsolete al fine di evitare dispersioni il che sarebbe dispendioso per il comune ma permetterebbe ai cittadini di godere di una tariffa reale e proporzionale al consumo effettivo con in più il vantaggio di avere un’acqua più limpida e pulita. Come comitato e come cittadini siamo sicuramente contrari a questo notevole incremento senza giustificato motivo e verosimilmente proporremo una “class action” contro questo sopruso”.