Il comune discrimina le disabilità
Non si prova meraviglia, ma sicuramente tristezza e rabbia, nel constatare la costante e reiterata mancanza di attenzione dell'amministrazione comunale verso le diverse disabilità. Evidentemente, il fatto che le persone affette da handicap non costituiscano un numero rilevante e non facciano “rumore”, basta a relegare in secondo o terzo piano le loro istanze, ignorando peraltro chiarissime disposizioni di legge. Ma stavolta non stiamo parlando di violazione del diritto alla mobilità, a causa del permanere di miriadi di barriere architettoniche, bensì di un altro tipo di discriminazione, quella nell'accesso alle informazioni riguardanti la vita amministrativa della città. Infatti, ormai da dieci anni fa (legge 4/2004 cosiddetta “Stanca”), poi con il Codice dell'Amministrazione Digitale (2005) e le sue svariate successive modificazioni, ed infine con il decreto legislativo 33/2013 sulla trasparenza, a tutte le P.A. è fatto obbligo di pubblicare on line ogni atto “nel rispetto dei principi di eguaglianza e di non discriminazione, applicando i requisiti tecnici di accessibilità di cui all'articolo 11 della legge 9 gennaio 2004, n. 4” (Art. 32, comma 1, L. n. 69/2009). Concetto ribadito e rinforzato dal Codice dell'Amministrazione Digitale: “I documenti devono essere fruibili indipendentemente dalla condizione di disabilità personale, applicando i criteri di accessibilità definiti dai requisiti tecnici di cui all'articolo 11 della legge 9 gennaio 2004, n. 4.”. Infine, nel 2013, il legislatore pone l'accento sulla “facile accessibilità” e la “semplicità di consultazione” di ogni atto amministrativo. Ma cosa c'è che non va nell'albo pretorio on line del Comune di Caserta? Semplice: i documenti pubblicati, tranne rare eccezioni, sono nel formato “PDF immagine”, ossia una mera scansione del documento originale, talvolta di bassa qualità e con scritte “a penna” difficilmente intellegibili. Questa modalità di pubblicazione rende impossibile l'uso di software di tipo “screen reader” (lettori di schermo), programmi comunemente usati da ciechi, ipovedenti e dislessici per convertire il testo scritto in voce narrante. Tutto ciò è inammissibile dal punto di vista etico, ma non solo: è stato già più volte chiarito che un documento pubblicato sull'albo on-line senza rispettare le caratteristiche di accessibilità (come ad esempio i PDF immagine) è addirittura privo di efficacia! Il movimento Speranza per Caserta, l'Unione Ciechi ed il Movimento Difesa del Cittadino stigmatizzano l'inerzia dell'Amministrazione Comunale rispetto a questa problematica, e preannunciano azioni anche legali nel caso in cui queste odiose discriminazioni non cessino al più presto.