Attività Carabinieri Caserta

In Maddaloni (CE), i Carabinieri della locale stazione, unitamente a quelli del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Caserta, hanno proceduto al controllo del centro massaggi “Vanity” ubicato in quel centro,  deferendo in stato di libertà due donne ed un uomo, rispettivamente di Caserta, Napoli e Casoria. I tre sono ritenuti responsabili del reato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in concorso. I militari dell’Arma, infatti, a conclusione di un articolata  attività d’indagine, hanno effettuato l’accesso all’interno del centro massaggi dove si è accertata la presenza di tre donne, tutte sprovviste di contratto di lavoro, e di un cliente. Le successive escussioni testimoniali hanno permesso di delineare il ruolo di una di esse che si occupava di assumere le operatrici, gestire le prenotazioni e riscuotere parte del guadagno. Le prestazioni offerte, di natura sessuale, prevedevano la corresponsione della somma di denaro che variava dai 70 ai 100 euro. La contestuale perquisizione ha consentito di rinvenire e sequestrare oltre ad una somma in denaro, anche un’agenda contenente l’elenco dei clienti ed il compenso giornaliero di ciascuna massaggiatrice. Il locale è stato, altresì, sottoposto a sequestro amministrativo in quanto privo delle prescritte autorizzazioni.

Un servizio a tutela della regolarità occupazionale e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro è stato effettuato in ambito provinciale nei giorni 18-19 e 20 novembre, dai militari  del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Caserta (NIL). Il contesto ispettivo ha riguardato aziende gestite da datori di lavoro stranieri, nel corso del quale sono stati adottati 5 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale. 32 i  lavoratori controllati di cui ben  24 sono risultati in nero. Nel mirino piccoli calzaturifici gestiti da cinesi e aziende tessili pakistane, tutte ubicate nell’agro-aversano, in particolare nei comuni di Casal di Principe, Casaluce e S. Arpino. Oltre al contesto contrattuale, particolar attenzione è stata rivolta al settore della sicurezza sui luoghi di lavoro (Decreto Legislativo n. (81/08). Diverse le violazioni riscontrate, dalla mancata adozione del Documento di Valutazione dei Rischi ai mancati adempimenti sanitari nei confronti del personale occupato. In merito si è provveduto a denunciare a piede libero all’Autorità Giudiziaria i 5 datori di lavoro nei cui confronti era già stato applicato il provvedimento di sospensione. Le attività nei  cui confronti è stato adottato il provvedimento  di sospensione, potranno riprendere la fase produttiva previa regolarizzazione a tempo indeterminato dei lavoratori irregolari ed al pagamento delle sanzioni  previste dalla legge che ammontano  a oltre 200.000,00 euro. Il contesto penale, invece,  potrà essere estinto previo adempimento delle prescrizioni impartite e contestuale pagamento delle sanzioni che ammontano complessivamente a 175.000,00 euro.
 
In Santa Maria Capua Vetere e Recale, i militari della Stazione
Carabinieri di Macerata Campania hanno dato esecuzione a ordinanza di custodia
cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale su richiesta della Procura della
Repubblica di S. Maria Capua Vetere, nei confronti del pregiudicato CAST ALDO
Pasquale, nato Casetta il 6.8.1977, in relazione ai reati di tentata estorsione,
incendio, detenzione e porto di materiale esplodente.
Il provvedimento odierno è il risultato di investigazioni svolte dai carabinieri di Santa
Maria Capua Vetere, coordinate da questa Procura, iniziate in seguito a due episodi
inquietanti, del 3 e del 27 ottobre 2014, relativi rispettivamente all'esplosione di un
ordigno artigianale e all'incendio di un'autovettura, verificatisi entrambi davanti
all'abitazione del sindaco di Recale, Patrizia VESTINI.
Le indagini, condotte anche con l'ausilio di attività di intercettazioni, avevano
consentito fin dall'inizio, di escludere il coinvolgimento delle criminalità organizzata.
Le investigazioni si erano invece orientate presto verso il suddetto pregiudicato, che,
in più occasioni, aveva espresso lamentele sull'operato del sindaco, che egli riteneva
non sufficientemente partecipe delle sue condizioni socio economiche molto
disagiate.
Il CASTALDO aveva in più occasioni chiesto al sindaco di essere seguito dai servizi
sociali, oppure di ottenere l'assegnazione di un lavoro, e aveva avanzato tali richieste
anche attraverso messaggi telefonici minatori e ingiuriosi. In un crescendo di rabbia,
egli era giunto a pubbliche proteste nel corso di sedute del consiglio comunale fino ai
gesti disperati indicati sopra (prima l'esplosione di un petardo contro la vettura
privata del sindaco e poi l'incendio dell'autovettura della madre della stessa Patrizia
Recale).
Nel corso di perquisizione svolta presso l'abitazione del CASTALDO sono stati
rinvenuti e sequestrati ordigni di fabbricazione artigianale, di tipo vietato, della stessa
catalogaziene di quello esploso davanti all'abitazione del sindaco, per complessivi
kg. 7 circa.
L'episodio era stato oggetto di attenzione da parte della Commissione di inchiesta del
Senato sulle intimidazioni agli amministratori locali.

I carabinieri del Comando Stazione di San Cipriano d’Aversa (CE) hanno tratto in arresto DIANA Michele, cl. 73, di Casapesenna (CE) in ottemperanza all’ordine di esecuzione per espiazione di pene detentive concorrenti, emesso dalla Procura della Repubblica – Ufficio Esecuzioni Penali di Rimini. Il Diana deve espiare una pena residua di 3 anni, 11 mesi e 22 giorni di reclusione per “ricettazione, rapina, detenzione e porto illegale di armi, lesioni personali, declinazione di false generalita’, alterazione di stato civile”. L’arrestato, è stato tradotto presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere (CE).
 

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