Problemi nel Parco del Matese

La commissione regionale Campania del CAI TAM (Tutela Ambiente Montano) esprime la più sentita solidarietà al Corpo Forestale dello Stato di Piedimonte Matese per l’esplosione della bomba carta del 27 novembre scorso.
Nel Parco del Matese è diffuso il taglio illegale degli alberi su tutto il territorio matesino, da noi più volte segnalato alle autorità competenti (cercinatura).
L’abbandono del terreno agricolo ha comportato in alcune aree del Matese il fenomeno di discariche a cielo aperto con seri pericoli di inquinamento.
E’ presente il fenomeno di bracconaggio della caccia al lupo.
Il paesaggio rurale è a rischio per le politiche di sviluppo non sostenibili.
La solidarietà in questo caso al Corpo Forestale dello Stato diventa concreta se le Amministrazioni Comunali, il Parco, la Comunità Montana fanno sistema e non isolano chi si adopera per la difesa del territorio e delle popolazioni che ci vivono.
Occorrono politiche unitarie che coinvolgono i vari soggetti sociali presenti sul territorio per un progetto di sviluppo sostenibile che pianifichi l’intera area del Parco.
Come CAI siamo presenti da anni sul territorio per tutelarlo e difenderlo. Molte sono state le nostre iniziative nelle quali (come sanno molti Amministratori) abbiamo fatto proposte che vanno in direzione di sviluppo e di crescita.
A metà novembre la sezione CAI di Piedimonte Matese insieme alla Presidenza del Parco ha indetto un convegno al quale hanno partecipato i Presidenti Regionali del Sud Italia, unitamente al Presidente Generale Umberto Martini e il presidente Centrale del CAI TAM Filippo Di Donato
Obiettivo del convegno era l’inserimento nel circuito turistico dell’area protetta del Matese nei Par-chi del Mediterraneo.
L’area protetta del Matese ha grandi potenzialità di sviluppo ma in proposito la Regione Campania non ha finora avanzato un preciso progetto sulle prospettive future dei Parchi.
Noi siamo per la difesa del paesaggio agricolo, per la qualificazione degli ambienti rurali, per una corretta gestione del suolo, per un’agricoltura di qualità e per la difesa dei prodotti locali.
Il CAI, inoltre, è impegnato a valorizzare e propagandare itinerari turistici, legandoli ad una accoglienza di qualità e alla storia artistica e culturale del Matese.
Uno sviluppo sostenibile può far crescere consapevolezza nei cittadini del Parco sull’importanza di un’area protetta, da difendere e da proteggere.
Tutti dobbiamo impegnarci a far penetrare nelle coscienze delle popolazioni matesine una cultura e una sensibilità ambientale tutt’ora mancante. Quando ciò avverrà comprenderemo il valore delle cose che abbiamo e il Corpo Forestale delle Stato non si sentirà più solo.
 

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