“Pittura, attrazione fatale”
“Mondino era un artista concettuale ma che ha sempre utilizzato la pittura in maniera preferenziale, anche se nel suo percorso artistico ci sono molte istallazioni e sculture. L’utilizzo che lui faceva della pittura era molto rapido, veloce e immediato, legato anche a una concezione ludica che lui aveva della creatività e dell’arte”. Così Ivan Quaroni curatore della mostra “Pittura, attrazione fatale” dell’artista Aldo Mondino che sarà inaugurata venerdì 12 dicembre alle ore 19, presso la nuova sede Nicola Pedana Arte Contemporanea (Piazza Matteotti n. 60) a Caserta.
L’esposizione rimarrà aperta fino al 20 gennaio 2015.
In occasione del vernissage sarà presentato il catalogo con testi di Ivan Quaroni ed Enzo Battarra. Il nuovo e accogliente spazio diventa una vera e propria casa dell’arte che potrà ospitare non solo prestigiose mostre ma anche grandi eventi culturali.
“Pittura, attrazione fatale” è una mostra che contiene varie esempi del lavoro dell’artista torinese appartenenti a diversi periodi e in particolare dagli anni ’60 ai primissimi del 2000. Dalle “Turcate” ai lavori che si rifanno alla cultura orientale da cui Mondino rimase affascinato, così come opere della serie degli “Gnawa”, saltimbanchi marocchini che ancora meglio rappresentano la sua attrazione per questo mondo. Lavori pittorici che documentano la predilezione di Mondino per la pittura.
Scrive Enzo Battarra: “Ogni critico, ogni storico dell’arte ha un suo magazzino della memoria dove raccoglie le immagini più stupefacenti, quelle indimenticabili. I dervisci di Aldo Mondino ripresi nella loro danza roteante sono una girandola di colori, sono forme in movimento perpetuo, sono geometrie del pensiero”.
Biografia – Aldo Mondino era nato a Torino nel 1938, dove è morto nel 2005.
Nel 1959 si trasferisce a Parigi, dove frequenta l’atelier di William Heyter, l'Ecole du Louvre e frequenta il corso di mosaico dell'Accademia di Belle Arti con Severini e Licata.
Nel 1960, rientrato in Italia, inizia la sua attività espositiva alla Galleria L'Immagine di Torino (1961) e alla Galleria Alfa di Venezia (1962). L'incontro con Gian Enzo Sperone, direttore della Galleria Il Punto, risulta fondamentale per la sua carriera artistica. Importanti personali vengono presentate anche presso la Galleria Stein di Torino, lo Studio Marconi di Milano, la Galleria La Salita di Roma, la Galleria Paludetto di Torino.
Tra le principali mostre si ricordano le due partecipazioni alle Biennali di Venezia del 1976 e del 1993, le personali al Museum fϋr Moderne Kunst – Palais Lichtenstein di Vienna (1991), al Suthanamet Museo Topkapi di Istanbul (1992, 1996), al Museo Ebraico di Bologna (1995), alla Galleria Civica d'Arte Moderna di Trento (2000).
Le sue opere appartengono alle collezioni permanenti dei più importanti Musei nazionali e internazionali e a numerose collezioni private.