Il maestro Luigi Pettrone ed il suo ensemble di clarinetti incantano

Ottimo successo, quello riscosso in paese, dal classico concerto di Santo Stefano quest’anno offerto all’Amministrazione Comunale dall’Ente Provinciale del Turismo di Caserta, retto dal Commissario Dott.ssa Lucia Ranucci, ed affidato alle musiche ed all’ensemble di clarinetti del maestro Luigi Pettrone. Concerto  andato in scena il giorno di Santo Stefano nella splendida cornice della Chiesa di San Michele Arcangelo della frazione Casale. Luigi Pettrone, concertista, maestro e professore aggiunto dell’orchestra del San Carlo di Napoli, di chiara fama internazionale, ha incantato, con il suono del suo clarino, i presenti per una due ore di concerto dove, accompagnato un ensemble composto dal maestro Innocenzo Carusone, 1° Clarino, Luigi Giannini, Marco Patierno, Giuseppe Cesarini al clarinetto basso e Umberto Iannotta alle percussioni ha riproposto brani classici e moderni arrangiati appositamente per un ensemble clarinettistico. “E’ stato un concerto di Santo Stefano molto particolare – ha commentato a caldo il Sindaco Pietro Riello – della durata di circa due ore, in cui il Maestro Luigi Pettrone ed il suo ensemble ha deliziato il pubblico presente con un ottimo repertorio in chiave clarinettistica, concerto che è stato in grado di catturare l’attenzione di un pubblico molto eterogeneo.” Archiviato il concerto di Santo Stefano le manifestazioni natalizie programmate dall’Amministrazione Comunale sul territorio morronese non si fermano anzi si intensificano, infatti, nel pomeriggio di oggi 28 dicembre l’appuntamento è a Piazza Bronzetti, dove l’Associazione Casa Betania, dalle 17.00 alle 21.00 (condizioni meteo permettendo) riproporrà il Presepe vivente con annesso mercatino natalizio. La cornice del presepe vivente sarà quella della frazione Annunziata con degli scorci paesaggistici da vero presepe napoletano del ‘700. Antichi mestieri, arti, costumi d’epoca e degustazione di prodotti tipici locali, un trait d’union che condurrà il visitatore alla scena madre del presepe ovvero la Natività.

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