Un omicidio per fanatismo religioso

Giovanni Pezzulo, appassionato ricercatore di storia locale, dopo un assiduo lavoro ha riportato alla luce un triste episodio avvenuto a Vitulazio nel lontano 1874: un furto di ex voto nella Chiesa Madre di Vitulazio che costò la vita ad una povera donna indifesa. “Sono trascorsi 30 anni, afferma Giovanni Pezzulo, da quando mi fu raccontata, da mia madre, la storia di un furto di cui fu accusata una vecchietta vitulatina, Maria Martucci, da tutti chiamata Lucia. La compianta prof.ssa Elena Aiezza, durante alcune ricerche presso la Biblioteca del Museo Campano di Capua, rinvenne il giornale ”Capua” del 1874 che riportava la vicenda. L’accaduto è trattato in modo diverso da quanto mi era stato raccontato. Curioso di saperne di più, consultai altri documenti e rinvenni alcune testimonianze su due giornali dell’epoca: “La Rassegna” e il “Corriere Campano”. Sul “La Rassegna” l’accaduto era così descritto: ”Mercoledì mattina il sagrestano della Chiesa Madre di Vitulazio notò che la statua della Madonna era stata derubata degli ornamenti in oro offerti dai fedeli. La notizia fece accorrere in chiesa molti residenti (circa 400) e alcune guardie locali che, durante il sopralluogo, ritrovarono una donna accovacciata in un confessionale. Interrogata, la donna riferì di essere stata colpita da uno svenimento la sera precedente; appena rinvenuta aveva deciso di trascorrere la notte in chiesa e ritornare a casa alle prime luci dell’alba. La folla, incredula, frugò nelle vesti della povera donna e, ritrovati addosso gli oggetti derubati, invasa dalla rabbia, fece strazio del corpo della donna a colpi di pietra. ”Sul giornale “Corriere Campano” del 20/4/1874 la notizia è così riportata: ”Una povera donna, Maria Martucci, originaria di Casapulla, è stata uccisa a Vitulazio da circa 400 fanatici religiosi. Dicono di averla sorpresa in flagrante reato: un furto di oggetti religiosi. La donna ritenuta colpevole, è stata lapidata senza alcuna pietà, tra l’indifferenza del parroco Carmine Cioppa e della milizia cittadina. Il parroco ed i militi sono stati assicurati alla giustizia. E’ utile notare che la parte migliore del paese ha fatto il possibile per evitare un sì infame delitto”. E Giovanni Pezzulo così conclude: ”Purtroppo, a causa della mancanza dei verbali del processo, nessuno può affermare a chi fu attribuito il furto, se alla Martucci o ad altra persona".  

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