Recensione: ”Quanno ‘o sole spacca ‘e prete”

Ho letto con piacere e intimo diletto la raccolta di poesie in lingua napoletana del poeta e poliedrico artista Gianni  Ianuale, edita dalla Progress Editrice.
Il libro è una silloge poetica che raccoglie un po’ la summa della tradizione popolare della Napoli verace e sempre uguale a se stessa, con i suoi squarci di vita tragica e comica allo stesso tempo. Ogni poesia racchiude una perla della saggezza e dell’arguzia millenaria della Napoli più vera e autentica. Ovviamente, per me che sono originario della Campania, una volta etichettata come “ Campania Felix ”, è stato un tuffo nel passato, avendo io studiato nella città partenopea ed  essendomi laureato presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli trenta e più anni fa. Leggendo alcune liriche non posso omettere di confessare che più di una volta ho avuto un tuffo al cuore. Rileggendo con intima emozione alcune rime contenute in esse, la mia mente  è ritornata al passato, quando giovane studente ho sperimentato la bellezza, la gioia e allo stesso tempo la tristezza nell’ammirare la vivacità e la verve del proletariato urbano,  che pur afflitto da perenni problemi legati alla storia architettonica, culturale, sociale ed economica, vive nella città per la quale  un tempo valeva la pena di visitare “ Prima di morire! “ Cito solo due di tutte le  belle poesie contenute in questo autentico scrigno poetico,  una è :” A Spaccanapoli “.  Quante volte ho percorso  quell’autentico budello, stretto e lungo che dà veramente l’impressione di dividere la Napoli popolare esattamente in due! Ed ogni volta mi si parava davanti una scena che mi faceva sorridere.  L’altra è:” A Porta Capuana “, essa indica la piazza dove arrivano i pullman provenienti dalla provincia. Scendendo dall’autobus mi sentivo scaraventato, insieme alla marea di gente che aveva viaggiato con me, nel ventre della grande città, pronta a fagocitarci con le sue bellezze, le sue scene comiche o tragiche in giornate che non ti lasciavano mai senza un episodio memorabile, immancabilmente  conficcato nella mia mente a futura memoria! Chi volesse apprezzare in tutta la ricchezza che il volgare napoletano può suscitare,  e della sua intrinseca vivacità, non può fare a meno di leggere i versi di un vero poeta e cantore della napoletanità  più autentica!
Ringrazio vivamente Gianni  Ianuale per avermi fatto riassaporare atmosfere in me oramai assopite dopo trenta anni di residenza nella città di Milano e della sua provincia.

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